lunedì 7 dicembre 2020

AGRUMI: grandi o piccole, sempre piene di energia arrivano le arance, naturale difesa immunitaria

 

Comunicato Stampa

AGRUMI/Sicilia: grandi o piccole, sempre piene di energia arrivano le arance, naturale difesa immunitaria

 

CATANIA, 3 dicembre 2020 – Grandi, medie o piccoline – come madre natura le ha mandate anche quest’anno – con il mese di dicembre le arance siciliane cominciano a raggiungere la maturazione, pronte con il loro straordinario carico di vitamine e minerali a garantire un quotidiano pieno di energia e salute. “Un’eccellente ricarica sana e naturale – commenta Federica Argentati, agronomo e presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia” – ideale per rafforzare il sistema immunitario di adulti e bambini in questo difficile inverno sotto il segno del Covid. Proprio il consumo di agrumi, durante la prima ondata di pandemia, ha registrato una significativa impennata, con un boom di richieste in Italia e all’estero: un segnale che reputo positivo e che conferma una crescente sensibilità dei consumatori verso prodotti naturalmente ricchi di principi nutrienti in grado di potenziare le difese immunitarie”.

 Ma, accanto a consumatori consapevoli e sempre più alla ricerca di prodotti della terra sani e genuini, ce ne sono altri ancorati all’idea che per essere buona, un’arancia, debba avere una certa pezzatura. “Da anni – spiega Argentati – i produttori della filiera siciliana lamentano una incomprensibile, dal loro punto di vista, propensione del consumatore per le arance di calibro maggiore. Una convinzione dovuta, evidentemente, ad un’immagine ormai stereotipata del frutto, senza considerare che un albero produce frutti sì di varie dimensioni ma identici da un punto di vista organolettico e nutrizionale. Grande “buona” e piccola “meno buona”? Assolutamente no. Semmai le arance di più piccolo calibro hanno un valore aggiunto non di poco conto sotto il profilo della fruizione: sono infatti più adatte ad essere spremute a casa, negli uffici, negli ospedali, nelle università ed ovunque ci sia una spremiagrumi automatica o manuale. Se è legittimo e ragionevole considerare i tempi e le fasi della natura che da un anno all’altro ci regala frutti più grandi o un po’ più piccoli, non possiamo certamente far diventare il calibro – per moda, abitudine o forma mentis – un requisito indicativo della qualità dell’agrume, e delle sue proprietà organolettiche e nutrizionali. Cosi come non possiamo pensare che valgano molto meno: i costi della filiera sono gli stessi, sia per le arance piccole sia per quelle più grandi”.

 

Intanto da qualche settimana banconi dei mercati all’aperto e carrelli si colorano di arancione con i primi agrumi siciliani: dopo le reticelle di navel, i primi freddi che hanno appena imbiancato la cima dell’Etna – e fatto precipitare le temperature nella Sicilia orientale – lasciano ipotizzare come imminente, forse già sotto Natale insieme ai mandarini, la naturale pigmentazione delle arance rosse: le tarocco, moro e sanguinello storicamente coltivate nella Piana di Catania, nel perimetro che include le provincie di Siracusa ed Enna. Il raccolto, confermano agronomi e produttori della Sicilia, la più grande regione agrumetata d’Italia e prima nella classifica italiana per la produzione di agrumi bio (61%), si annuncia generoso in termini qualitativi ed è caratterizzato anche da frutti di calibro medio-piccolo come conseguenza del lungo periodo di siccità vissuto nella primavera e nell’estate scorsa dalle campagne siciliane. Una carenza d’acqua che, in natura, si traduce in un raccolto di arance dalla polpa più dolce e zuccherina che rende ancora più irresistibile il piacere di gustarle ad ogni pasto per accantonare preziose riserve di vitamina C: a spicchi o spremute, a merenda o a fine pasto, oppure molto più spesso a insalata, condite con olio extravergine d’oliva, come vuole la tradizione siciliana.

 Sotto il profilo nutrizionale, l’arancia è un naturale concentrato di elementi che potenziano il sistema immunitario, oggetto di continue indagini nel mondo della ricerca scientifica per le sue proprietà salutari: è un frutto molto ricco di acqua (87,2 grammi) e contiene sotto forma di zuccheri semplici 7,8 grammi di carboidrati; zero grassi e zero colesterolo; 1,6 grammi di fibra e ancora potassio, calcio, fosforo, socio, vitamina A e carotenoidi. L’arancia è soprattutto il frutto simbolo della vitamina C, un antiossidante naturale che rafforza le difese dell’organismo: ne contiene in media 45mg, ossia circa la metà della dose giornaliera consigliata. Basso infine l’apporto calorico: 100 grammi di polpa producano 40 kcal all’organismo.

 

Ufficio Stampa “Distretto Agrumi di Sicilia” – Carmela Grasso

 

Zootecnia: Bellanova, è uno dei pilastri del Made in Italy

 

Zootecnia: Bellanova, è uno dei pilastri del Made in Italy

"La zootecnia non si ferma, forte anche di quei tanti traguardi maturati negli anni che la confermano uno dei pilastri del Made in Italy. E non si ferma la filiera agroalimentare, quella che io chiamo la Filiera della Vita, che non si è mai fermata, nemmeno nei momenti più drammatici della pandemia vissuti nei mesi scorsi": è quanto ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, intervenuta all'edizione speciale digitale delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona.

 

"Investire e valorizzare le filiere è per me un obiettivo chiave - ha evidenziato Bellanova -. Per questo nella legge di Bilancio investiamo 150 milioni e individuiamo il rafforzamento delle filiere come obiettivo prioritario nella nostra strategia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo facciamo convinti del legame con il territorio che le filiere mettono a valore".

 

Per il ministro, "adesso più che mai le parole d'ordine sono chiare: continuare a lavorare, come abbiamo fatto in tutti questi mesi, per mettere in sicurezza la filiera agroalimentare, sostenere agricoltura, zootecnia, pesca, agroalimentare, avendo ben chiari come obiettivi imprescindibili già ora la ripresa, il rilancio".

 

Sostenibilità è la parola chiave: "E' necessario definire un quadro di regole comuni, perché i nuovi impegni non si traducano in un aumento degli oneri a carico degli allevatori ma in opportunità di crescita per il settore, soprattutto attraverso la maggiore valorizzazione delle produzioni - ha concluso Bellanova -. E dobbiamo rivendicare il ruolo determinante e strategico della nostra agricoltura per affrontare emergenze cruciali, una per tutte quella climatica".

PAC: il saldo dei pagamenti 2020

 

AGEA e gli Organismi pagatori regionali, hanno pagato un anticipo del 70% dei pagamenti, a partire dal 16 ottobre 2020 e fino al 30 novembre 2020.

 

Alcuni agricoltori non hanno ricevuto l’anticipo PAC, a causa di anomalie (es. verifica del requisito di agricoltore attivo, certificazione antimafia, ammissibilità dei pascoli, ecc.) e/o controlli in corso.

 

LE TAPPE DELLA DOMANDA UNICA 2020

- 10 luglio 2020: Domanda Unica di Pagamento 2020 termine ultimo di presentazione;

- 31 luglio 2020: Anticipo del 50%;

- 16 ottobre 2020 – 30 novembre 2020: Anticipo 70% sui pagamenti della Domanda 2020;

- 1° dicembre 2020 – 30 marzo 2021: Ulteriore anticipo sui pagamenti della Domanda 2020, fino ad arrivare al massimo al 93% dei pagamenti (Circolare AGEA n. 80182 del 2 dicembre 2020);

- maggio/giugno 2021: Comunicazione del valore dei titoli definitivi 2020 (ricalcolati) e del valore dei titoli della riserva nazionale. Calcolo dei pagamenti accoppiati;

- entro il 30 giugno 2021: Saldo dei pagamenti relativi alla Domanda Unica 2021.

Circ. AGEA n. 80182 del 02.12.2020 Pagamento saldi Download

I pagamenti oggetto di anticipo:

 

- pagamento di base;

- pagamento greening;

- pagamento del regime dei piccoli agricoltori.

Dal 1° dicembre 2020, AGEA e gli Organismi pagatori regionali, non possono più pagare l’anticipo, ma possono erogare il saldo dei pagamenti (o l’intero pagamento per gli agricoltori non hanno ricevuto l’anticipo).

 

Quest’anno a condizionare il saldo della domanda unica 2020 ci sono sostanzialmente due fattori importanti:

 

- sarà pagato solo dopo il ricalcolo dei titoli, che avverrà all’incirca a maggio/giugno 2021

Infatti l’art. 31, lettere f) e g), del Reg. (UE) n. 1307/2013 stabilisce che, in mancanza di plafond disponibile per l’attribuzione dei titoli dalla riserva nazionale, è necessario eseguire una riduzione percentuale lineare del valore di tutti i titoli presenti nel Registro titoli nell’anno di campagna. Occorre, inoltre, garantire il rispetto dei massimali, eseguendo, se necessario, un’ulteriore riduzione lineare;

- novità che potrebbero derivare dal regolamento transitorio, in corso di approvazione presso le Istituzioni comunitarie che a sua volta potrebbe portare a una modifica del valore dei titoli per gli anni 2020, 2021 e 2022.

Tenendo quindi conto delle possibili variazioni, AGEA con la Circolare n. 80182 del 2 dicembre 2020, ha stabilito che i pagamenti di saldo della Domanda Unica 2020 possono essere erogati, a partire dal 1° dicembre 2020, ma con i seguenti criteri cautelativi e prudenziali:

 

- applicazione di un tasso di riduzione che può essere stimato al 10% ai pagamenti del regime di base (titoli) e del greening relativi al saldo della domanda unica 2020;

- erogazione integrale senza alcuna riduzione dei pagamenti in favore degli agricoltori aderenti al regime per i piccoli agricoltori;

- non erogazione dei pagamenti del premio giovane agricoltore fino a quando non saranno concluse le istruttorie a livello nazionale, al fine di garantire il rispetto del plafond specifico;

- non erogazione dei pagamenti accoppiati fino a quando non saranno concluse le istruttorie delle varie misure da parte di tutti gli Organismi pagatori.

REGOLAMENTO TRANSITORIO E MECCANISMO DELLA CONVERGENZA

L’attuale Reg. 1307/2013 prevede che il processo di convergenza si fermi al 2019.

 

Il Regolamento transitorio stabilisce che gli Stati membri possano proseguire con il meccanismo di convergenza negli anni 2020, 2021 e 2022.

 

L’Italia quindi potrà decidere di proseguire l’avvicinamento graduale dei titoli storici al valore medio nazionale di 217,64 euro/ha.

Tale decisione sarà adottata con un decreto ministeriale, atteso per gennaio-febbraio 2021, che dovrà recepire le novità del regolamento transitorio e le relative scelte nazionali.

Autore: Per. Agr. Luigi Bello

Fonte: Sportelloagricoltura.it