giovedì 5 aprile 2012

Impegno del Governo sull’Imu in agricoltura: la bolletta del 2012 sarà di 'soli' 220 milioni


La manovra fiscale che ruota intorno all'Imu agricola somiglia sempre più alla classica tela del ragno, con intreccio a disegni variabili di emendamenti e contro-emendamenti: un giorno si tesse una trama di aliquote e di case fantasma, così fitta da far scattare l'allarme rosso da parte delle organizzazioni agricole; il giorno dopo la stessa trama si sfilaccia, diventa a maglie più larghe, tali da indurre un cauto ottimismo. I numeri ballano e il fisco, che pure è sempre più esoso con il settore agricolo, diventa meno ostile e per ora rinuncia al temuto 'accanimento fiscale'. A quest’ultimo sentiment è improntato l'ultimo comunicato congiunto - firmato da Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri - all'indomani della presentazione dell'emendamento al decreto fiscale da parte dei relatoori Antonio Azzollini (Pdl) e Mario Baldassarri (Fli). Nella nota congiunta, le quattro organizzazioni agricole esprimono "cauta soddisfazione per l'approvazione degli emendamenti al Decreto Legge fiscale n. 16/2012 all’esame del Senato in cui, per quanto riguarda l’Imu, è stato confermato il percorso stabilito al tavolo fiscale, cioè che il gettito in agricoltura non debba superare per l'anno in corso un contributo aggiuntivo di 135 milioni di euro per i fabbricati rurali ad uso strumentale e di 89 milioni di euro per i terreni".

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