giovedì 13 dicembre 2012

Dall’oriente un nuovo parassita, in Campania il primo focolaio, caso unico in Europa


Un nuovo insetto parassita, l’Aromia bungii, è stato individuato in Campania. Il parassita, proveniente dall’oriente, si insedia in alcuni tipi di alberi da frutta, quali ciliegio, pesco, albicocco e susino, provocandone la morte. L’insetto è praticamente sconosciuto in Europa e individuati diversi focolai nel Napoletano, il servizio fitosanitario regionale si è messo in allarme. Si chiede una forte collaborazione da parte della popolazione per poter individuare e distruggere le piante infette, perché questo insetto  attacca frutteti specializzati, ma anche  alberi isolati magari situati in giardini privati. Per questo motivo la collaborazione dei cittadini è più che preziosa. E’ importantissimo che le larve del parassita non arrivino allo sfarfallamento altrimenti potrebbero proliferare e attaccare intere coltivazioni provocando danni incalcolabili. L'assessorato ha predisposto una task force per la ricerca e distruzione degli alberi colpiti dal parassita e ha messo a disposizione un numero verde per le segnalazioni. Ma come fare a scoprire se una pianta e’ stata attaccata da questo parassita? Bisogna tenere d’occhio il tronco dell’albero per vedere se ci sono dei buchi di circa un centimetro di diametro. Altri elementi di allarme sono il progressivo appassimento dell'albero colpito e la presenza di rosume a terra. Da maggio ad agosto, poi, e’ importante mettere trappole sulle piante sensibili per la cattura degli adulti: le si possono costruire usando le bottiglie di plastica da 2 litri tagliate a metà con la parte superiore capovolta a formare un imbuto per evitare la risalita dell'insetto. Dopo aver unito le due parti si versa all'interno una miscela a base di aceto di mele o a base di birra. Le trappole vanno poste sulla pianta e ispezionate in linea generale ogni settimana. Ovviamente per maggiori dettagli è possibile consultare il sito internet http://www.agricoltura.regione.campania.it/difesa/aromia.html''.

Nessun commento:

Posta un commento