mercoledì 19 dicembre 2012

La crisi non ferma la qualità certificata Italia in testa per Dop, Igp e Stg


Secondo il Rapporto Qualivita Ismea 2012, in Europa l’Italia è il Paese con più Dop, Igp e Stg registrate: in tutto 248 contro le 192 della Francia e le 161 della Spagna. A guidare al classifica italiana il Parmigiano seguito dal Grana Padano Dop e a pari merito dall’Aceto Balsamico di Modena Igp.
È il Parmigiano Reggiano Dop a pari merito con il Grana Padano Dop, a guidare la classifica dei consumi dei 248 prodotti italiani a denominazione d'origine, seguito dall'Aceto Balsamico di Modena Igp. Lo indica il decimo Rapporto Qualivita Ismea 2012 sulle produzioni agroalimentari Dop, Igp e Sgt che analizza e interpreta i fenomeni del comparto della qualità certificata. Notevoli i suoi numeri: un volume di produzione di 1,3 milioni di tonnellate (34% all'estero, soprattutto carni e formaggi), con un fatturato di 6,5 miliardi di euro alla produzione e 12 al consumo che vede coinvolte 85mila aziende. È un patrimonio prezioso che ci pone in cima alla classifica europea con 248 denominazioni (154 Dop, 92 Igp e 2 Stg) prima di Francia (192) e Spagna (161) e che va tutelato soprattutto nei mercati esteri contro le sofisticazioni e le imitazioni. «Molto è stato fatto negli ultimi 20 anni - ha detto il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania - da quando sono state affrontate a Bruxelles battaglie durissime. C'era allora una forte resistenza e mancava del tutto la percezione di quanto fosse importante promuovere la qualità. Tutto il sistema ruota intorno a questo concetto e il quadro si è consolidato fino a raggiungere il traguardo del Pacchetto Qualità. Ma molto resta ancora da fare contro le contraffazioni, specialmente nei mercati dei Paesi Terzi dove alcuni comportamenti illeciti non sono neppure punibili».

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