sabato 29 giugno 2013

FOGLIE TV - BATTITI DIVINI: Asta di beneficenza a favore di Legambiente ...



Dalla terrazza della torre fortificata di Torre Lapillo, il 30 giugno si terrà un'asta di beneficenza in favore di Legambiente e delle sue attività del Centro di Educazione Ambientale. Per l'occasione, importanti aziende vinicole di Puglia, Basilicata e Calabria metteranno a disposizione bottiglie oramai introvabili che verranno battute all'asta dall'attore Antonio Stornaiolo alla presenza del giornalista Enzo Del Vecchio.
La manifestazione è stata organizzata da Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria in collaborazione con Associazione Donne del Vino Puglia e Confindustria Lecce e con il patrocinio dell'Assessorato alle Risorse Agricole e Forestali della Regione Puglia per proseguire il processo di valorizzazione del territorio salentino. Un'azione che si inserisce nel programma della Carta Europea per il Turismo Sostenibile sottoscritta dai Parchi del Salento e certificata da Europark.

giovedì 27 giugno 2013

FOGLIE TV - Premio Gaetano Marzotto Coltiviamo le idee


Presso la Fiera del Levante nello spazio The Hub Bari si è tenuta la presentazione del Premio Gaetano Marzotto, il riconoscimento che mette a disposizione un montepremi complessivo di 800.000 euro per stimolare, nei nuovi talenti imprenditoriali, valori d'impresa che generino benessere sociale e crescita del territorio. Durante il talk sono state presentate diverse progettualità tra cui quella dell'azienda agricola Fanelli, esportatrice di ortofrutta e uva da tavola che grazie ad un progetto del Ministero dell'Agricoltura e in collaborazione con l'Università di Bari, hanno diversificato il prodotto creando uno smoothies privo di pastorizzazione, a base di succo d'uva con l'aggiunta di ortaggi permettendo al prodotto una maggiore e duratura freschezza preservando tutte le proprietà organolettiche.

Il parco delle Pianelle la riserva naturale delle Murge Orientali – Martina Franca



A 15 km sulla strada statale 581 direzione Martina - Massafra si estende una zona collinare nel territorio delle Murge rinomata Riserva Naturale Regionale denominata  "Parco delle Pianelle".
Un itinerario paesaggistico ambientale scandito da diversi sentieri che garantiscono il contatto autentico con la natura in qualsiasi stagione. Qui in questo bosco vi è un ambiente intessuto di colori e  profumi della natura che armoniosamente si integra con il paesaggio agrario.
L’area boschiva, dichiarata riserva naturale, è contraddistinta da un sottobosco a macchia mediterranea, ampie radure in cui si alternano querce secolari, fragni, lecci, roverella, ornello e carpino.
Ogni sentiero, della vipera del passero, ecc, offre uno scenario di suggestiva bellezza e di grande interesse botanico arricchito da piante erbacce quali l’orchidea e di piante arbustive, come il cisto, pungitopo, rovo comune, mirto, biancospino, lentisco, lillatro, corbezzolo, corniolo.
Questa riserva rappresenta il luogo privilegiato dell’ecosistema delle colline della Murgia, nelle quale si segnalano anche delle grotte, un tempo antichi rifugi di briganti. Lungo i percorsi si incontrano alcuni siti creati dall'uomo per svolgere attività come le carbonaie e le calcinaie oltre alle fogge, trulli, masserie e antichi tratturi martinesi, usati come importanti vie di transumanze in passato
Da un punto di vista paesaggistico di grande importanza è il Monte Pianelle dal quale è possibile dominare gran parte dello Jonio e per questo è usato dai radar dell'Aeronautica Militare.
Un'altra importante meta è la Gravina del Vuolo che da un punto di vista geologico ha conservato la sua integrità naturalistica in quanto difficilmente accessibile alle manomissioni antropiche.
Per visitare il Parco delle Pianelle ci sono degli itinerari che si possono percorrere anche con la macchina o con la bicicletta, ma sicuramente per imparare a conoscere e apprezzare la diversità degli aspetti dell'habitat naturale del Bosco Pianelle è preferibile procedere a piedi.
Ci sono molti sentieri, opportunamente segnalati dai cartelli secondo i tempi di percorrenza e di difficoltà, che permettono di inoltrarsi nel folto dei alberi per conoscere le varie specie della fauna, della flora e della macchia mediterranea.
ll simbolo della Riserva del Bosco delle Pianelle è la Civetta. La meta è ampiamente segnalata, perciò da qualsiasi punto partiate per andare verso la Riserva basta seguire i cartelli con il simbolo della civetta e giungerete a destinazione.

Nel 2015 a Bologna la Disneyworld del cibo firmata Eataly



80 mila metri quadrati, 100 milioni di euro d’investimento, 1000 nuovi posti di lavoro, dai 5 ai 10 milioni di visitatori l’anno: questi i numeri previsti per il futuro Parco Agroalimentare che dovrà sorgere alle porte di Bologna da novembre 2015. O almeno questa è l’intenzione del sindaco Virginio Merola, di Andrea Segré (presidente del Caab – l’attuale centro agroalimentare di Bologna), e Oscar Farinetti, gran mogul di Eataly, che hanno presentato alla stampa, un po’ per lanciare l’amo delle sponsorizzazioni, un po’ per fare quadrato attorno a chi ci sta, la futura Fabbrica Italiana Contadina (acronimo: F.i.co.).
“Se vogliamo salvare l’Italia e farlo diventare il paese più ricco d’Europa dobbiamo puntare sulla nostra vocazione più preziosa: l’agroalimentare di qualità”, spiega il piemontese Farinetti, fresco del successo della sede Eataly di New York. Un affare annunciato come l’impresa del nuovo secolo, la “Disneyworld del cibo” europea che avrà come ombelico la “grassa” Bologna: nell’immenso spazio sorgeranno orti, campi di grano, mulini, frutteti, vigneti, stalle, e tutto ciò che verrà prodotto, dal latte ai formaggi, dai salumi alla farina, verrà assaggiato e infine venduto grazie ad una lapalissiana distribuzione a chilometro zero.
Si partirà dal patrimonio che la “mente” dell’operazione, quell’Andrea Segré, preside della Facoltà di Agraria di Bologna che già aveva sfiorato il rettorato alcuni fa, mette a disposizione, convertendo area e funzioni del Caab, attualmente usato da mercato per la grande distribuzione, compreso il complesso fotovoltaico, autosufficiente, il più vasto attualmente in Europa (16 milioni di Kwh). Qualcosa come 50 milioni di euro che diventeranno fondo immobiliare, appena la proposta verrà presentata all’assemblea dei soci il 3 luglio prossimo, della partecipata bolognese che fattura 350 milioni l’anno: “Se ci sarà l’ufficialità entro la fine del 2013 reperiremo le risorse finanziarie, circa 45 milioni di euro, per dare vita definitiva all’idea”.
Un’idea che dalle parole di uno storyteller come Farinetti sembra già realtà: “Sarà una figata bestiale, avremo 30 punti di ristorazione, 40 laboratori, 50 punti vendita. Se Roma fa 7.8 milioni di turisti l’anno, noi li vogliamo superare: 5 milioni di stranieri, 2.5 milioni di italiani e poi voglio 2 milioni di studenti che vengono qui e imparano cos’è e come funziona la filiera del cibo di qualità italiano. Se non cogliamo l’occasione di farlo siamo dei pazzi”.
La gigantesca riqualificazione territoriale avverrà attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Comune, Provincia e Regione che a breve verrà stipulato. Verranno inoltre potenziate le infrastrutture dei trasporti con la linea Sfm e con nuove strutture ricettive. Senza dimenticare, come confermato anche dall’amministrazione Pisapia, la sinergia con l’Expo 2015 di Milano: “Mi immagino già che appena finito l’Expo, attorno a novembre 2015, si passi il testimone a noi. E ipotizzo anche la presenza di un maxischermo durante la fiera milanese dove 24 ore su 24 si osserva il procedere dei nostri lavori”.
“Penso che la maggior parte dei soci, che stimo in circa 200, sarà gente del territorio”, chiosa Farinetti, “le Coop, Unipol, imprenditori ed artigiani locali. Vogliamo coinvolgere il maggior numero di soggetti già operanti possibili. Creeremo un indotto a cui è impossibile resistere. Bologna è il luogo ideale non perché da comunista mi trovo meglio con ex comunisti: Eataly di Roma, tanto per fare l’esempio più eclatante l’ho costruito con successo nella capitale grazie all’ex sindaco Alemanno”.

FOGLIE TV - Progetto Grecia Italia Loc Pro II per la valorizzazione dei ...



La comune vocazione culturale e geografica di alcuni territori greci e pugliesi giacenti sulle sponde della frontiera marittima è alla base dell'idea progettuale di cooperazione transfrontaliera che fa riferimento al Programma Operativo adottato dalla Commissione UE, denominato "Euopean Territorial Cooperation Programme Grece-Italy 2007-2013".
Le Regioni partecipanti al Programma sono: per il paese ellenico quelle della Grecia Occidentale, le Prefetture di Etoloakarnania e Achaia, le Isole Ioniche, le Prefetture di Corfu, Lefkada, Cephalonia, Zakynthos, la Regione dell'Epiro e le Prefetture di Ioannina, Preveda, Thesprotia; per la parte italiana la Regione Puglia con le Province di Bari, Brindisi e Lecce.
Nell'ambito del Programma è stato attivato il Progetto "Support & Promotion of local Products and SMEsthrough ICT" (LOC PRO II) che si propone di potenziare le attività economiche connesse allo sviluppo del settore agroalimentare e agrituristico dei territori coinvolti, attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici e tradizionali dei due Paesi.
Il Progetto LOC PRO II, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, costituisce la naturale continuazione di un precedente progetto (LOC PRO), portato a compimento con successo nel quadro del Programma di Cooperazione Grecia-Italia Interreg IIIA 2000-2006.
L'obiettivo primario del Progetto è quello di rafforzare la competitività e la coesione territoriale tra i territori coinvolti, attraverso uno sviluppo sostenibile. Gli strumenti adottati per il raggiungimento dello scopo riguardano lo studio delle tradizioni, l'organizzazione di eventi promozionali, la formazione degli imprenditori, la messa a disposizione alle aziende del settore di servizi innovativi nel campo dell'informazione, comunicazione e commercializzazione dei prodotti.

mercoledì 26 giugno 2013

Cdm, De Girolamo: approvata legge delega fondamentale per modernizzazione del settore agroalimentare



“Il settore agricolo ed agroalimentare è centrale per la vita economica del nostro Paese e con questa legge avremo gli strumenti per favorirne la crescita e lo sviluppo. Il comparto ha bisogno di modernizzazione e razionalizzazione e la nostra risposta deve essere tempestiva ed efficace. Siamo il primo ministero a presentare un provvedimento di questa portata, perché fondamentali sono gli ambiti di competenza, visto che il sistema agroalimentare da solo vale il 17% del Pil italiano. Da quando la norma sarà in vigore avremo due anni di tempo per adottare i decreti: il mio impegno sarà assoluto per far sì che questo settore possa finalmente esprimere tutto il suo potenziale”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha commentato l’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge “Delega al Governo per l’orientamento e la modernizzazione nei settori dell'agricoltura, dell’agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura e delle foreste nonché per il riordino della relativa disciplina”.
Cosa prevede la norma
L’art. 1, al comma 1 fissa le finalità e le modalità attuative della delega che dovrà essere esercitata nel termine di due anni dalla data di entrata in vigore della legge.
Il comma 2 contiene i principi della delega che dovrà essere esercitata nel rispetto dell’art. 117 della Costituzione, in coerenza con la normativa comunitaria ed in conformità, nel limite della compatibilità, con le finalità ed i principi di cui all’art. 7, comma 3, e all’art. 8 della legge 5 marzo 2001, n. 57 e della legge 7 marzo 2003, n. 38.
In particolare, la delega dovrà essere esercitata al fine di:
-garantire la revisione della normativa e degli strumenti per lo sviluppo dell’occupazione regolare nel settore agricolo in modo tale da contrastare i fenomeni di economia irregolare e sommersa;
-di definire le misure idonee ad incentivare il ricorso alla forma societaria nei settori dell’agricoltura, della pesca e della acquacoltura;
-di ridefinire gli strumenti relativi alla tracciabilità, etichettatura e pubblicità dei prodotti alimentari e dei mangimi;
-di armonizzare e razionalizzare la normativa in materia di controlli agroalimentari evitando la distorsione della concorrenza;
-di modernizzare le disposizioni vigenti in materia di contratti di organizzazione e vendita al fine di assicurare il corretto funzionamento del mercato e di evitare pratiche di concorrenza sleale a scapito delle componenti contrattuali più deboli;
-di razionalizzare gli strumenti di coordinamento, indirizzo e organizzazione delle attività di promozione dei prodotti del sistema agroalimentare italiano, con particolare riferimento ai prodotti tipici di qualità e ai prodotti ottenuti con metodo di produzione biologica, in modo da assicurare, il raccordo con le regioni, la partecipazione degli operatori interessati, anche al fine di favorire l’internazionalizzazione di tali prodotti;
-di favorire la promozione, lo sviluppo, il sostegno e l’ammodernamento delle filiere agroalimentari gestite direttamente dagli imprenditori agricoli per la valorizzazione sul mercato dei loro prodotti, anche attraverso la costituzione di appositi organismi di coordinamento;
-di ridefinire il sistema della programmazione negoziata nei settori di competenza del Ministero delle politiche agricole alimentare e forestali al fine di garantire il trasferimento di un adeguato vantaggio economico ai produttori agricoli;
-di coordinare ed armonizzare la normativa statale tributaria e previdenziale con le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 228 del 2001;
-di semplificare gli adempimenti contabili ed amministrativi a carico delle imprese agricole;
-di favorire l’accesso ai mercati finanziari delle imprese agricole, agroalimentari, dell’acquacoltura e della pesca, al fine di sostenerne la competitività e la permanenza stabile sui mercati, definendo innovativi strumenti finanziari, di garanzia del credito e assicurativi, finalizzati anche alla riduzione dei rischi di mercato, nonché favorire il superamento da parte delle imprese agricole, delle situazioni di crisi determinate da eventi calamitosi o straordinari;
-di favorire l’insediamento e la permanenza dei giovani in agricoltura anche attraverso l’adozione della disciplina tributaria e previdenziale adeguata;
-di promuovere ed incentivare la produzione di biocarburanti di origine agricola e lo sviluppo delle agroenergie;
-di razionalizzare gli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e altri organismi operanti nel settore, al fine di adeguarne le funzioni e le strutture e assicurare l’efficienza ed efficacia della relativa azione, anche attraverso semplificazioni, fusioni e soppressioni;
-di disciplinare la materia delle crisi di mercato dei prodotti agricoli e alimentari e individuare adeguati strumenti di intervento;
-di prevedere a livello nazionale un supporto alla politica di sviluppo rurale in attuazione del regolamento CE n.1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005 e successive modificazioni ed in funzione dell’avvio della nuova programmazione 2014/2020;
-di rivedere la disciplina in materia di produzione agricola ed agroalimentare con metodo biologico anche con riguardo al rispetto dei requisiti di omogeneità alle procedure richieste dalle normative UE, nonché all’esigenza di revisione dei comitati e degli organismi operanti nel settore.
L’art. 2 conferisce al Governo la delega per la codificazione delle disposizioni normative vigenti nel settore, attraverso la adozione di una raccolta sistematica, anche in forma di codice, delle norme vigenti in materia di prodotti agricoli ed alimentari di cui all’Allegato 1 al Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
L’art. 3 disciplina, al comma 1, la procedura di consultazione delle competenti Commissioni parlamentari e della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano. Vengono, altresì, fatte esplicitamente salve le competenze riconosciute alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano ai sensi degli statuti speciali e delle relative norme di attuazione.
Il comma 2 prevede, inoltre, la possibilità di adottare disposizioni correttive e integrative dei decreti attuativi con il rispetto dei medesimi principi e criteri direttivi e con le stesse procedure, entro un anno dalla data di entrata in vigore dei decreti stessi, anche tenendo conto di eventuali problematiche emerse nel primo periodo di applicazione.
L’art. 4 prevede che dalla delega in oggetto non derivano nuovi o maggiori oneri o minori entrate per la finanza pubblica.

FOGLIE TV - Speciale Masserie sotto le Stelle 2013 condotto da Antonio S...


Speciale MASSERIE SOTTO LE STELLE 2013, realizzato e condotto da Antonio Stornaiolo in occasione dell'evento tenutosi sabato 22 giugno nelle Masserie Didattiche pugliesi aderenti all'iniziativa.

martedì 25 giugno 2013

Il Premio Gaetano Marzotto fa tappa a Bari


Iniziativa unica nel panorama nazionale, dedicata allo scouting di nuovi imprenditori del futuro
con un monte premi di 800mila euro
Matteo Marzotto, presidente di Associazione Progetto Marzotto
chiude il ciclo di presentazioni sul sistema innovazione in Italia
promosso dal Premio Gaetano Marzotto in occasione del bando
Bari | mercoledì 26 giugno 2013 | ore 16.00
The Hub | Via Voga c/o Fiera del Levante
Intervengono
Sandro Ambrosi, presidente Camera di Commercio di Bari
Silvio Maselli, presidente Associazione Film Commission Italiane
Salvatore Modeo, business developer MRS e vincitore della 2° edizione del Premio Gaetano Marzotto
Sergio Ventricelli, presidente Consulta Giovanile Camera Commercio Bari
Leonardo Volpicella, direttore generale Fiera del Levante
Modererano
Luca Scandale, docente Economia della Cultura ed Economia del Territorio Università LUM-Jean Monnet di Bari
Cristiano Seganfreddo, direttore generale Associazione Progetto Marzotto
 
Per maggiori informazioni e approfondimenti:

Gal Terre di Murgia



PRESENTATO A CULTIVAR IL PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERTERRITORIALE LAPIS LOCAL ART & FOOD - Prodotti tipici ed artigianato artistico tra terre di pietra e terre d'acqua

Il GAL Terre di Murgia ha preso parte alla quarta edizione di CULTIVAR, la mostra mercato dedicata al tema della biodiversità, svoltasi a Locorotondo dal 7 al 9 Giugno.
L'evento, organizzato dal GAL Valle d’Itria e dall’Associazione Culturale cultivarEVENTI, in collaborazione con il CRSFA (Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura) di Locorotondo, è stato anche l’occasione per presentare il progetto di Cooperazione Interterritoriale LAPIS (Local Arts Promotion Integrated Strategy) "LOCAL ART & FOOD - Prodotti tipici ed artigianato artistico tra terre di pietra e terre d'acqua"(Misura421-PSR Puglia 2007/2013). Gli obiettivi principali del progetto riguardano la valorizzazione dell’artigianato locale, dei prodotti tipici e lo sviluppo del turismo rurale, attraverso un percorso di confronto con gli artigiani dei territori partner. Il GAL Terre di Murgia, insieme agli altri partner del progetto - GAL Delta Po, GAL Valle d'Itria, GAL Sud-Est Barese e GAL Trulli e Barsento - ha coinvolto attivamente gli artigiani del proprio territorio con dimostrazioni dal vivo di attività realizzate con il solo utilizzo di sapienti mani.
Nel corso del progetto LAPIS, gli artigiani dei territori partner saranno coinvolti in un percorso triennale di confronto e crescita congiunta, che prevede azioni di informazione e formazione, partecipazione a fiere ed eventi nazionali ed internazionali, e workshop di approfondimento per la valorizzazione dell’artigianato locale.Gli artigiani, Michele Colonna, ceramista, e Vito Cicirelli, maestro del legno e della cartapesta, hanno rappresentato il territorio di azione del GAL Terre di Murgia nella tre giorni di Locorotondo.
La mostra mercato, allestita presso la Masseria Mavù e inaugurata da Fabrizio Nardoni, Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, ha offerto un perfetto binomio tra artigianato ed enogastronomia, due elementi fondamentali per la promozione territoriale. Molto interessante anche la mostra dedicata all’artigianato tipico allestita da Luca Acito, con l'esposizione di oggetti  nonchè di attrezzi antichi per la lavorazione artigianale di legno, pietra, ferro e rame. Tutto ciò ha permesso ai numerosi visitatori un suggestivo viaggio nel passato.
Il GAL Terre di Murgia è stato protagonista anche nell'ambito del "cooking-show", con la presentazione di due specialità dell'Alta Murgia, la pecora alla r'zzaul, preparata da Vincenzo D'ambrosio, e la lenticchia di Altamura, di produzione del Prof. Luigi Lorusso, la cui degustazione è stata curata dal Consorzio Puglia in Masseria, in collaborazione con la Masseria Chinunno di Altamura.
Sulla pagina Facebook del GAL Terre di Murgia tutte le foto dell’evento.