mercoledì 9 ottobre 2013

Grave difficolta' dell’agricoltura jonica per le piogge torrenziali


La Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) di Taranto segnala che le abbondanti piogge di questi giorni stanno mettendo in grave difficoltà la provincia di Taranto e che, al momento, è difficile fare una stima dettagliata dei danni.
In particolare a Ginosa (nella foto), Castellaneta, Laterza e nei comuni della zona orientale da San Giorgio ad Avetrana, molti ettari di ortaggi e vigneti da tavola e da vino, frutteti e agrumeti, sono stati completamente distrutti, danneggiati anche capannoni e abitazioni.
La Cia ricorda che alcuni territori di questi comuni erano stati già devastati dall'alluvione del 2003 e del 2011.
La pioggia rende difficile anche la percorribilità delle strade rurali e gli accessi nelle aziende, a causa della presenza di fango e detriti trasportati dalla violenza dell'acqua.
"Naturalmente – spiega Cia Taranto in una nota - la nostra amarezza è quella di constatare che ad ogni calamità si ripete la stessa ed identica situazione: raccolta delle segnalazioni di danni, richiesta di riconoscimento della calamità atmosferica e successiva presentazione delle domande, dopodiché passano gli anni e le aziende non ricevono alcunché. Scoppia la rabbia tra gli imprenditori agricoli - prosegue la Cia Taranto - che denunciano peraltro strade dissestate o addirittura chiuse, canali di scolo della bonifica in crisi di deflusso ed i terreni circostanti allagati, con conseguente rischio di fenomeni di marciume radicale delle piante".
La Cia Taranto, pertanto, ha inviato un telegramma all'Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni e al Dirigente dell'ufficio Provinciale Agricoltura Giuseppe Marti per chiedere una verifica tempestiva dei danni all'agricoltura e l'avvio delle procedure per andare incontro alle esigenze dei produttori colpiti dal maltempo. La Cia chiede, in particolare, che siano attivate tutte quelle misure urgenti per il riconoscimento dello stato di calamita naturale.

Nessun commento:

Posta un commento