mercoledì 9 ottobre 2013

Puglia: frutta e ortaggi valgono quasi il 18% della spesa alimentare


Per un consumatore su quattro (24%) delle regioni del Mezzogiorno un alimento realizzato con prodotti coltivati interamente in Italia vale almeno il doppio rispetto ad uno "fatto" con ingredienti stranieri. I dati sono inconfutabili: il Sud è molto attento e sensibile alla sana alimentazione, battendo il Centro Nord di diversi punti percentuali.
In questo scenario, la Puglia vince a mani basse la sfida della crisi dei consumi. È proprio il segmento del food a guidare una sorta di mini risalita dell'economia pugliese, dove il consumo di prodotti agroalimentari di qualità tiene e trascina gli altri comparti decisamente in affanno.
La famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 419 euro per i consumi alimentari. Il capitolo di spesa più consistente riguarda carne (96 euro), ortaggi e frutta (74 euro, pari al 17,7%), pane e farinacei (66 euro), latte, formaggi e uova (63 euro), oli e grassi (13,7 euro).
"Oggi - ha dichiarato Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia - i consumatori sono attenti alla qualità dei prodotti e al loro costo che, grazie alla riduzione dei passaggi della filiera, è stato ridotto. Altra attività fondamentale è il miglioramento della qualità della vita con riferimento all'alimentazione. L'Italia ha la maglia nera dell'obesità fra i bambini – prosegue Capone - un dato incomprensibile se si pensa alla nostra dieta mediterranea, rientrata nel patrimonio dell'Unesco perché rappresenta l'alimentazione più sana al mondo".

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