lunedì 28 luglio 2014

Attacco all'agricoltura biologica: il caso dei finti fertilizzanti

Sequestrate 65 tonnellate di un pesticida tossico comprato all'estero e spacciato per concime "naturale". E' la colossale frode ai danni dei produttori bio scoperta dalla Guardia di Finanza fra Sardegna e Puglia.

d accendere i riflettori sulla truffa l'operazione "Mela Stregata" condotta, a seguito di una segnalazione di FederBio, da Icqrf (Ispettorato centro della tutela della qualità e repressione frodi agro-alimentari) e Guardia di Finanza, che ha portato di recente al sequestro di 65 tonnellate di prodotti spacciati per "fertilizzanti", destinati principalmente all'agricoltura biologica con la definizione di "naturale", ma in realtà contenenti matrina, sostanza non commercializzabile in Europa perché neurotossica quanto i più pericolosi e dannosi fitofarmaci quali i carbammati, i fosforganici e i cloro derivati come il Ddt. Le 65 tonnellate sequestrate fra Puglia e Sardegna, se immesse sul mercato, avrebbero fruttato 3,5 milioni di euro ai disonesti commercianti.

Nessun commento:

Posta un commento