lunedì 28 luglio 2014

La Puglia piace sempre più agli stranieri

Alla vigilia di agosto, mese clou del turismo pugliese, la Puglia turistica traccia il bilancio del primo semestre del 2014 attraverso i dati provvisori di SPOT (Sistema Puglia per l'Osservatorio Turistico).
Da gennaio a giugno di quest'anno in Puglia si registrano oltre un milione e 176mila arrivi, complessivamente l'1% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+9mila arrivi). Si tratta di dati certi e ufficiali, che smentiscono allarmismi e notizie confuse che si sono accavallati in questi giorni sugli organi di informazione.
Il miglior risultato arriva dal mercato straniero, che continua a crescere a ritmi sostenuti in tutti i territori della Regione, e segna un bel +7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un picco ad aprile, in concomitanza con il periodo pasquale e il ponte del primo maggio. Ed è proprio la crescita degli stranieri (+17mila arrivi rispetto all'anno precedente) a consentire un saldo positivo dell'incoming, compensando il calo dei turisti italiani comunque piuttosto contenuto (-8mila).
"L'internazionalizzazione del turismo in Puglia è ormai un fatto compiuto -  osserva l'Assessore Silvia Godelli - visto che gli stranieri hanno raggiunto il 23% degli arrivi complessivi. Siamo a quasi un quarto del totale, un buon trend che si è alimentato nell'ultimo periodo delle importanti azioni di Pugliapromozione e dell'assieme delle iniziative volte in questi anni ad incrementare la notorietà del brand Puglia".

"Risale a tre anni fa - spiega il Direttore di Pugliapromozione Giancarlo Piccirillo - l'avvio di una strategia promozionale sui mercati stranieri, agendo in modo incisivo sull'awareness e sul sentiment del nostro brand, accompagnato da un sistema di relazioni (finalmente) organizzato con i maggiori players del turismo internazionale. Oggi raccogliamo i primi frutti, come dimostrano i riconoscimenti del National Geographic, della Lonely Planet ed una lusinghiera rassegna stampa internazionale. Questi risultati non sarebbero stati possibili senza il sistema delle imprese regionali, che hanno orientato la loro strategia ed adattato l'offerta sui più promettenti target di domanda estera. Chi lo ha fatto, chi ha investito su questa domanda, oggi raccoglie frutti importanti. Tuttavia siamo solo all'inizio: occorre continuare con perseveranza il lavoro sulla domanda e contestualmente sulla evoluzione della nostra offerta. Se proseguiamo, la Puglia può soltanto crescere".

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