lunedì 6 ottobre 2014

I consumi di alimenti bio tengono nonostante la crisi e il settore cresce

È stato inaugurato domenica 5 ottobre 2014, alle ore 11,00, il ‘Mercato di Campagna Amica a tutto bio’, evento organizzato da Coldiretti, Campagna Amica e AproBio Puglia, a Bari, su Piazzale Lorusso. Le imprese biologiche incontreranno quelle convenzionali per offrire ai consumatori tutto il paniere di ori agroalimentari di cui la Puglia è ricca. In un periodo di crisi sono addirittura aumentati di un ulteriore 6% i consumi familiari di alimenti biologici con valori record rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo i dati del Sinab, la Puglia conta 6.254 operatori del biologico per 191.791 ettari coltivati, con una variazione percentuale rispetto all’anno precedente del + 12,1%. In realtà si sta assistendo ad un processo di stabilizzazione e normalizzazione rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre contestualmente continua l’aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell’agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell’81 percento. Le pratiche bio interessano tutti i comparti agricoli: olivo (32%), cereali (22%), vite (6%), frutta (2%). Anche rispetto al segmento dell’acquacoltura biologica, su un totale nazionale di 17 impianti, 2 sono pugliesi. “La grande attenzione al biologico dei consumatori – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – ci ha indotto a realizzare nei Mercati di Campagna Amica spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche e abbiamo in Puglia due Botteghe Italiane a Bitonto e a Molfetta completamente bio. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l’imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione”.  “Altro punto centrale del nostro progetto – continua Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - è l’attenzione alla sicurezza alimentare nei servizi di ristorazione collettiva, divenuto un preciso dovere degli enti locali (Comuni, Province e Regioni). L’agrimercato bio può diventare uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini”. La legge regionale approvata nel novembre 2003 che vieta l’utilizzo di OGM sul territorio pugliese si è mossa proprio in questo senso, introducendo nell’articolato una specifica richiesta avanzata da Coldiretti Puglia, tendente a preferire nella ristorazione collettiva, gestita dalle Istituzioni pubbliche, i prodotti biologici e tradizionali nonché quelli a denominazione protetta ed ad indicazione geografica tipica, dando valore preminente alle tipicità della regione Puglia.

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