giovedì 22 gennaio 2015

Frutta e verdura, consumi a picco nella penisola

Nella penisola si consuma sempre meno ortofrutta: dal 2000 a oggi gli italiani hanno 'rinunciato'- secondo un'analisi di Nomisma pubblicata sulla newsletter mensile dell'Istituto- a consumare quasi 1.700 tonnellate di frutta e verdura pari a 17 chili di consumi di frutta e verdura freschi procapite, una media di 1,5 kg in meno ogni anno. Il 2014 -secondo la 'fotografia' scattata da Nomisma - restituisce un ulteriore allarme. I consumi ortofrutticoli freschi si sono fermati a 130,6 Kg procapite equivalenti a non più di 360 grammi al giorno. Nel 2000 il consumo era pari a 400 grammi al giorno. La contrazione più forte riguarda la frutta (-15%) rispetto alla verdura (-6%), Un dato che deve allarmare tenuto conto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima una forte correlazione tra scarso consumo di frutta e verdura e malattie. Emerge dall'analisi Nomisma come in Italia solo il 18% della popolazione di età superiore ai tre anni consumi ogni giorno 4 porzioni di frutta e verdura. La Spagna è l'unico tra i Paesi europei in linea con le raccomandazioni O.M.S. (490 grammi al giorno), mentre Francia e Regno Unito - rispettivamente con 223 grammi e 273 grammi al giorno - presentano un dato inferiore a quello del Belpaese. Considerando il trend a lungo periodo di consumi ortofrutticoli freschi l'Italia presenta una contrazione (dal 2000) del 14%, con una flessione media annua dell'1%, il dato più basso a livello europeo, in controtendenza rispetto a Francia e Germania che riportano - al contrario - un lieve recupero di terreno. Per Nomisma questa situazione si presenta allarmante per la filiera ortofrutticola italiana considerando le 450.000 aziende agricole operanti e gli oltre 850.000 ettari dedicati alla coltivazione.

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