lunedì 26 gennaio 2015

Un volto al commissario per l'emergenza 'Xylella fastidiosa'

“Auspichiamo che sia dato finalmente un volto al commissario per l’emergenza ‘Xylella fastidiosa’ - commenta il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - dopo l’incontro al Ministero di stamani. Chiediamo da un 1 anno la nomina di un commissario con poteri trasversali e onestamente non ci appassiona più il toto nomi.  Così come aspettiamo da oltre 1 anno misure determinanti per il futuro delle aziende olivicole salentine, riguardanti la moratoria sul credito e gli interventi sui contributi previdenziali. Nonostante la vastità del problema, la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena, dopo una campagna olivicolo-olearia disastrosa, sinora solo il mondo agricolo ha cercato in solitudine di contenere la malattia, attraverso buone pratiche agronomiche e trattamenti ammessi anche per il biologico”. Mentre si discute sulle strategie da mettere in atto, al mondo olivicolo non resta che ricordare che non è ancora stata circoscritta l’area di rispetto che deve fungere da cordone sanitario, non è ancora stato nominato il commissario con poteri trasversali, non sono state attivate misure indispensabili ad affrontare il problema sul fronte della eradicazione della malattia e su quello degli indennizzi, ipotizzando opportune deroghe  per poter impiantare quelle varietà di ulivo resistenti alla malattia. “Lo stesso Comitato Consultivo permanente finalmente - continua il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - istituito con delibera regionale del 25 novembre 2014, che avrebbe dovuto riunirsi con cadenza settimanale, non è stato convocato neppure una volta. Sul fronte comunitario ci aspettiamo anche un risoluto quanto convinto impegno dell’UE ad affrontare tale emergenza che, per la complessità ed il rischio di diffusione, non va relegata al solo Salento e che la Comunità Europea disponga finalmente l’embargo avverso le aree da cui proviene il batterio, come ad esempio il sud America e un doveroso periodo di quarantena delle piante provenienti da Paesi extra UE, al fine di bloccare il commercio di materiale vegetale infetto”.

Nessun commento:

Posta un commento