lunedì 2 febbraio 2015

Olio, da Sud a Nord cresce il valore del prodotto nella Gdo

Le vendite di olio extra vergine di oliva nella grande distribuzione organizzata sono inversamente proporzionali ai luoghi di produzione. In Puglia, regione per antonomasia prima produttrice di olio di oliva, si vende attraverso la Gdo meno extra vergine che in Lombardia.  Un fenomeno che si giustifica – spiega Unaprol - con la prassi della vendita diretta garantita da un’ampia disponibilità di prodotto rispetto ad altre zone del Paese. Nell’anno terminante a settembre 2014, i dati di vendita della GDO, indicano che in Puglia attraverso i canali iper + super sono stati venduti circa 2,8 milioni di litri di extra vergine, con un valore pari a circa 10 milioni di euro ed una progressione del 13% rispetto allo stesso periodo precedente. Nello stesso periodo in Lombardia sono stati venduti circa 24 milioni di litri di extra vergine, con un valore pari a 104 milioni di euro. I dati emergono a Bari durante il corso  di aggiornamento professionale, organizzato da Unaprol per gli iscritti all'ordine dei giornalisti.  Il corso si svolge d’intesa con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, l’Ordine dei Giornalisti della Puglia, l’Assostampa di Puglia e Basilicata e la collaborazione di AGAP, l’associazione dei giornalisti agricoli di Puglia aderente alla federazione nazionale della stampa. Sul fronte di prezzi più convenienti quelli praticati dalla Gdo in Puglia. Il prezzo medio si è aggirato intorno ai 3,6 euro/litro ed il 65% dell’olio extra vergine è stato venduto in promozione. Gli oli bio e a denominazione di origine protetta superano mediamente i 6€ . Per il 100% italiano sono stati venduti 600 mila litri, con un valore corrispondente a circa 2,4 milioni di euro. In Lombardia, rispetto allo stesso periodo precedente, il prezzo medio  per l’extra si è aggirato intorno ai 4,3 euro/litro ed il 71% dell’olio extra vergine è stato venduto in promozione. Per il 100% italiano, sono stati venduti 3,6 milioni di litri, con un valore corrispondente a 19 milioni di euro. In questo mare di olio che da Sud sale verso Nord operano le forze dell’ordine e gli organi di controllo per arginare fenomeni di contraffazione e sofisticazione del prodotto. Si deve ai Carabinieri del Nas di Bari l’avvio del primo processo in Italia per associazione a delinquere finalizzato alla sofisticazione di olio di oliva. Dopo 18 mesi di indagine, i Carabinieri del NAS hanno eseguito, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, 39 ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di olio  extra vergine di oliva sofisticato. L’accusa è di aver prodotto e commercializzato olio extra vergine di oliva sofisticato e contraffatto mediante l’utilizzo di oli di semi insaporiti con betacarotene e colorati con clorofilla industriale, utilizzando etichette di fantasia riferite ad aziende inesistenti. A questi risultati si è giunti grazie anche alla recente legge “salva olio”, meglio conosciuta come legge Mongiello (dal nome della parlamentare pugliese, Colomba Mongiello, prima firmataria dell’articolato normativo), che ha inasprito sanzioni e pene per i sofisticatori del made in Italy ed ha introdotto anche l’uso di intercettazioni telefoniche per agevolare il contrasto dei flussi nazionali ed internazionali del prodotto contraffatto. Ai 60 giornalisti che hanno partecipato al corso hanno rivolto il loro saluto i presidenti dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia  Valentino Losito, dell’Assostampa di Puglia e Basilicata Raffaele Lorusso, dell’AGAP Michele Peragine. Le relazioni sono state svolte da: Pantaleo Piccinno, vice presidente di Unaprol e presidente Coldiretti Lecce su alimentazione e deontologia; Michele Bungaro, giornalista e vicepresidente del comitato consultivo del Coi a Madrid sul mercato mondiale dell’olio di oliva; Giosuè Bonfardino, luogotenente del NAS dei Carabinieri su mezzi di contrasto alle frodi e Giulio Scatolini, capo panel di Unaprol, su prove sensoriali e di degustazione dell’olio extra vergine di oliva. Il corso di formazione dei giornalisti rientra tra le attività di promozione del progetto europeo di Unaprol sulla tracciabilità dell’olio extra vergine di oliva di cui al regolamento CE n. 867/08 e smi.

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