venerdì 15 maggio 2015

Riforma agricoltura bio, Ue a caccia di un accordo


Sarà la riforma dell'agricoltura 'bio' l'argomento clou sul tavolo di oggi del Consiglio dei ministri dell'agricoltura dei 28. La presidenza lettone dell'Ue vuole chiudere un accordo sul dossier, su cui ormai la discussione a Bruxelles si trascina da diversi mesi. Altri temi in agenda sono la semplificazione della Pac, la proposta slovena all'Onu di dichiarare il 20 maggio come 'Giornata mondiale dell'ape da miele' e quella di Germania, Olanda, Svezia e Danimarca di rivedere gli standard minimi di benessere dei suini."A livello tecnico sono chiari i due punti su cui gli Stati membri sono divisi, ora tocca ai ministri decidere di arrivare ad un accordo politico generale" riferiscono fonti Ue. La presidenza lettone ha previsto un dibattito su questo dossier, particolarmente caro all'Italia. Uno in particolare è il nodo su cui i Paesi non riescono a superare lo stallo: avere o meno una soglia massima consentita per la presenza accidentale di residui di pesticidi, al di sopra della quale un prodotto non può essere certificato come biologico. Secondo quanto si apprende, l'Italia, insieme a Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca e Belgio, sono favorevoli al tetto di 0,01 microgrammi per kg, lo stesso dei cibi per bambini e su cui preme la Commissione Ue. Altri Paesi però contestano la fattibilità tecnica di questa proposta e quindi un'ipotesi di compromesso è quella di prevedere un periodo di transizione per arrivare ad una armonizzazione a livello europeo dei diversi sistemi di analisi. La questione interessa anche l'import di prodotti bio da Paesi terzi, che dovrebbero conformarsi alle nuove regole Ue e per i quali si parla sempre di possibili deroghe. L'altro pomo della discordia è quello dei controlli: alcuni Paesi, fra cui l'Italia, vorrebbero ispezioni annuali, mentre altri solo quando si rileva un fattore di rischio. La presidenza lettone, riferiscono fonti Ue, "è ottimista sulla possibilità di un compromesso che mantenga il principio dei controlli annuali, ma anche delle eventuali eccezioni". Certo è che oggi "sarà una giornata difficile" avvertono le stesse fonti. Al biologico sarà dedicato un primo giro di tavolo la mattina, poi il pranzo di lavoro e infine eventuali bilaterali, per riuscire a centrare un accordo finale. Raggiunto quello, a quel punto la palla passerà agli eurodeputati, prima a luglio in commissione agricoltura e poi in plenaria, dopo l'estate. Gli spinosi negoziati fra le istituzioni Ue toccheranno quindi alla presidenza di turno lussemburghese, nel secondo semestre del 2015.

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