mercoledì 17 giugno 2015

Expo, +64% fatturato all’estero delle Dop e Igp italiane negli ultimi 5 anni


Un circuito produttivo di circa 300 mila operatori tra la fase agricola e industriale per un fatturato alla produzione di 13,7 miliardi di euro. Sono solo alcuni dei numeri della filiera del “food and wine” italiano a denominazione di origine e a indicazione geografica. “Un sistema – sottolinea il Presidente dell’Ismea Ezio Castiglione, intervenuto oggi a Expo agli Stati generali delle indicazioni geografiche – che oltre ad esprimere valenze socioculturali e opportunità di sviluppo nelle aree rurali, cresce anno dopo anno in termini di numero di riconoscimenti e di giro d’affari in particolare all’estero”. Oggi l’Italia con 273 prodotti agroalimentari insigniti del bollino comunitario, di cui 4 nuovi riconoscimenti dall’inizio di quest’anno, e 523 Dop e Igp vinicole, guida saldamente la classifica in Europa per numero di denominazioni, a conferma dell’efficace azione di valorizzazione e tutela svolta dal sistema di qualità certificata. “I maggiori stimoli alla crescita del comparto – prosegue Castiglione – vengono proprio dai mercati esteri, dove il sistema nazionale delle Dop e Igp, nonostante i noti tentativi di imitazione, ha incrementato il suo fatturato nell’ultimo quinquennio del 64% nel caso delle produzioni agroalimentari e di oltre il 33% per i vini. Ma la prospettiva è di crescere ancora più velocemente nel 2015, approfittando di un euro più competitivo, dell’onda lunga dell’Expo e delle attività messe in campo dal piano sull’internazionalizzazione varato dal Governo.”

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