mercoledì 30 settembre 2015

Xylella: indennizzi fino 15mila euro per estirpazione

Approvato  dal capo del dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio il nuovo piano di interventi sulla Xyella. Il piano prevede l'erogazione di un contributo a favore dei proprietari che procederanno all'estirpazione delle piante infette, fino a 15 mila euro. Lo rende il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
La novità più sostanziale riguarda, appunto, la prevista erogazione di un contributo finanziario, nel limite massimo di 15.000 euro ad azienda e non fruibile laddove siano previsti già altri contributi pubblici predisposti dal Mipaaf a favore dei proprietari che, secondo quanto previsto dal nuovo Piano del Commissario Silletti, procederanno all'estirpazione delle piante infette e all'attuazione degli interventi correlati.  Al contrario, i proprietari inadempienti non riceveranno alcun contributo: in quelle situazioni sarà il Commissario stesso a porre in essere direttamente le misure necessarie per fronteggiare l'emergenza fitosanitaria, sanzionando contestualmente la mancanza dei privati. In totale, al momento, i focolai considerati sulla base del nuovo piano sono 31, mentre sul numero di piante da abbattere (stimate in circa 3.100) il Mipaaf precisa che sono evidentemente provvisori in quanto soggetti a variazioni dovute ai continui aggiornamenti dei risultati del monitoraggio dell'organismo specificato, attualmente in corso.

Infine, sempre tra le azioni prioritarie, sono previsti controlli ufficiali regolari del Servizio fitosanitario regionale e del Corpo Forestale dello Stato sulla movimentazione delle piante specificate al di fuori della zona delimitata (infetta e cuscinetto) o da una zona infetta ad una zona cuscinetto. Il Piano rimodulato, che aggiorna quello approvato il 19 marzo scorso, ha l'obiettivo di proseguire nell'attuazione tempestiva delle misure obbligatorie di prevenzione, controllo ed eradicazione della Xylella fastidiosa stabilite dall'Unione europea e adottate dall'Italia.

Formaggi senza latte, Italia a Ue conferma il “no”


Il Governo conferma il no alla produzione di formaggi senza latte fresco. A quanto apprende l'ANSA, l'Italia ha risposto alla Commissione europea confermando la volontà di mantenere l'attuale normativa nazionale, che vieta l'utilizzo di latte in polvere negli stabilimenti di produzione lattiero casearia.

martedì 29 settembre 2015

FOGLIE TV - Tutto sul vino con “Cantine aperte in vendemmia”



Dedicato ai vini di Puglia l'ultimo week end di settembre, con ben 4 manifestazioni organizzate del Movimento Turismo del Vino Puglia per celebrare uno dei momenti più suggestivi, magici e importanti della stagione vitivinicola, la vendemmia. Il programma di attività è reso possibile grazie al contributo offerto dalla Misura 133 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Da quindici anni questo format offre ai giornalisti della stampa nazionale di settore un'interessante panoramica fra cantine, tradizioni antichissime, cultura enogastronomica e natura dei territori vitivinicoli pugliesi.

lunedì 28 settembre 2015

Agricoltori europei COPA: Moncalvo eletto vicepresidente


L’italiano Roberto Moncalvo, Presidente della Coldiretti, è stato eletto vice presidente del Comitato delle Organizzazioni Agricole Europee (COPA), l’organismo che dal 1958 rappresenta gli interessi degli agricoltori in Europa e che, ad oggi, riunisce in sé 60 organizzazioni dei Paesi Membri dell’Unione Europea e 36 organizzazioni partner da altri Paesi europei, quali l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera e la Turchia. Presidente del Comitato è stato eletto il danese Martin Merrild, Presidente del Consiglio danese dell’agricoltura e dell’alimentazione. Roberto Moncalvo, 35 anni di Settimo Torinese, è dal novembre del 2013 leader della Coldiretti. Da neolaureato in Ingegneria al Politecnico di Torino, ha preferito trasformare l’azienda agricola familiare ad orientamento cerealicolo in un’impresa, che nel 2005 ha ottenuto il riconoscimento di fattoria didattica e dal 2007 ha iniziato a produrre anche ortaggi e fragole per la vendita diretta, con l’apertura di un nuovo punto vendita aziendale. “L’elezione ai vertici dell’organizzazione Europea è il riconoscimento della capacità di innovazione e rinnovamento dell’agricoltura nazionale ed anche la dimostrazione di un nuovo protagonismo dell’Italia in Europa” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “vogliamo fare la nostra parte per una Europa, che guardi alla valorizzazione delle diverse realtà territoriali e sia più attenta alle reali esigenze dei suoi cittadini.”

Migliora l’accesso al credito, spazio ai giovani in agricoltura

Sono in crescita i giovani professionisti che decidono di dedicarsi al mondo agricolo e aprire una propria azienda, incentivati dalle numerose iniziative mirate a sostenere l’insediamento dei giovani in agricoltura – dai decreti Terrevive e #campolibero, fino alle agevolazioni a supporto delle nuove generazioni, tra cui i fondi Ismea e CreditAgriItalia. Quest’ultimo mette a disposizione ogni anno 100 milioni di euro per finanziare giovani progetti imprenditoriali nell’acquisto di terreni da destinare all’agricoltura, mentre sono sempre più numerosi i bandi Ismea, dai contributi per la formazione alle agevolazioni rivolte a chi vuole investire in agricoltura, che hanno lo scopo di incentivare l’imprenditorialità giovanile.

L’indagine annuale Ismea sul reale ricorso delle imprese agricole al credito bancario ha evidenziato un generale miglioramento, con una crescita della quota di imprese che si sono avvalse di finanziamenti salita dal 18,3% del 2013 al 25,3% del 2014. Il 10% delle aziende ha dichiarato che le condizioni di accesso al credito sono più favorevoli (rispetto all’1,5% del 2013), mentre sono scese dal 35% al 29% quelle che percepiscono un peggioramento delle condizioni offerte dalle banche. I dati della Banca d’Italia sull’ammontare complessivo del credito rivelano un rallentamento del trend negativo osservato a partire dal 2012, evidenziando inoltre come per l’imprenditoria agricola si riscontri una migliore tenuta rispetto all’andamento generale. Nonostante la crisi economica degli ultimi anni, il settore agricolo si è infatti dimostrato quello che sta riscontrando meno difficoltà, grazie anche alle molteplici opportunità di accesso alla terra e al credito rivolte ai giovani, che hanno determinato un nuovo slancio innovativo e rivitalizzato l’agricoltura italiana. Maria Letizia Gardoni, Delegato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, spiega che “questo è il momento migliore per investire in agricoltura. Negli ultimi 15 anni l’agricoltura italiana è cambiata tantissimo: non più di sussistenza, si è aperta all’innovazione e alla vendita su mercati esteri. Un cambiamento che vede i giovani come protagonisti.” È proprio l’innovazione la chiave di tutto e le nuove generazioni lo sanno bene, per questo motivo ogni anno il concorso Oscar Green premia i giovani imprenditori di successo, che hanno saputo investire le proprie idee per un nuovo futuro in agricoltura.

Olio: arriva novello, +30% ma dilaga import tunisino, +748%

E' già iniziata con anticipo di almeno una settimana in Italia la raccolta delle olive che quest'anno vedrà un aumento stimato di oltre il 30% della produzione di olio rispetto al 2014, con una qualità ottima per l'andamento climatico favorevole. Lo rende noto Coldiretti con il via alla campagna olivicola che mette in moto un settore che vanta un patrimonio di 250 milioni di piante su 1,1 milioni di ettari di terreno, con un fatturato di circa 2 miliardi di euro ed un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. Numeri che fanno dell'Italia il secondo produttore mondiale dopo la Spagna, ma anche il primo paese per numero di oli Dop (Denominazione origine protetta), in tutto 43.
Rispetto allo scorso anno - sottolinea Coldiretti -, uno dei più neri della storia dell'olivicoltura italiana, con poco più di 300mila tonnellate d'olio, la produzione 2015 dovrebbe risalire a circa 400mila tonnellate, pur rimanendo sotto la media storica (intorno alle 500mila tonnellate). In compenso la qualità delle olive sarà ottima grazie anche al caldo che ha limitato gli attacchi della mosca olearia. Il problema - denuncia Coldiretti - è che la scarsa produzione dello scorso anno ha favorito le importazioni dall'estero, che nel primo semestre del 2015 hanno visto l'arrivo di 321mila tonnellate di olio straniero, con un vero e proprio boom dalla Tunisia, dove le importazioni sono addirittura cresciute del 748 per cento nel giro di un anno.

"Una situazione che - osserva il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo -, rischia di peggiorare ulteriormente dopo il via libera annunciato dalla Commissione Europea all'aumento del contingente di importazione agevolato di olio d'oliva dal paese africano verso l'Unione europea fino al 2017, aggiungendo ben 35mila tonnellate all'anno alle attuali circa 57mila tonnellate senza dazio già previsti dall'accordo di associazione Ue-Tunisia".