lunedì 21 settembre 2015

Ortofrutta, in calo i consumi interni

Ismea Servizi ha condotto un'analisi dettagliata degli acquisti al dettaglio di ortofrutta in Italia nel periodo 2011-2014 e per il primo semestre 2015. Prendendo come riferimento il primo periodo, ovvero l'intervallo fra il 2011 e il 2014, la spesa per gli acquisti retail di prodotti ortofrutticoli freschi in Italia si è ridotta del 2,2%, mentre i volumi acquistati hanno registrato una riduzione del 4,8%. Per quanto riguarda i volumi acquistati, si registra la flessione più pesante per frutta e agrumi (-6,7%), mentre ortaggi e patate segnano il -2,5%. Crescono invece gli acquisti di banane e frutta tropicale (+6,1%) e la frutta in guscio (+2,3%). Alcune specie di frutta hanno registrato trend in controtendenza, soprattutto le albicocche, con acquisti in crescita del 5,2%, e le fragole (+11,3%). Riguardo la ripartizione degli acquisti, nel 2014 frutta e agrumi hanno rappresentato il 55,5% degli acquisti in volume, mentre ortaggi e patate si attestano al 44,5%. Gli ortaggi freschi guidano la classifica dei prodotto ortofrutticoli più acquistata, con una quota del 37%, con il pomodoro in testa con il 6% del totale. La frutta copre un terzo delle vendite al dettaglio di ortofrutta fresca. Tra i principali prodotti le mele sono le più acquistate, con una quota del 9%, seguite da pesche e nettarine (5%), pere (3,5%), meloni (3%) e uve da tavola (2,5%). Gli agrumi toccano quota 13% di tutto l'agglomerato degli acquisti in volume, con la vendita di arance a quota 8% del totale dell'ortofrutta fresca. Seguono infine banane, frutta tropicale e frutta in guscio.
In termini di spesa, il peso dei due aggregati è poco differenziato rispetto ai quantitativi acquistati. Infatti nel 2014 frutta e agrumi hanno costituito il 53,3% della spesa per ortofrutta fresca, mentre ortaggi e patate hanno pesato per il restante 46,7%. Anche nel primo semestre 2015 gli acquisti in volume di prodotti ortofrutticoli freschi sono diminuiti del 3% rispetto al 2014, mentre l'aumento generalizzato dei listini ha prodotto un aumento della spesa complessiva dell'1,9%.

Sono diminuiti gli acquisti di agrumi, ortaggi, banane, frutta tropicale e patate, mentre segni positivi sono stati registrati da mele, meloni, kiwi e ciliegie, con buone crescite anche della frutta in guscio e dei frutti di bosco. Infine, guardando alla spesa, tutti i principali aggregati hanno registrato aumenti, a eccezione delle patate, interessate da un calo delle quotazioni nell'ordine del 15%.

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