mercoledì 20 aprile 2016

Federazione Proprietà fondiaria, in 13 anni +70% affitti in agricoltura

L'affitto in agricoltura è in continua crescita in Italia, ma "troppo spesso norme soprattutto fiscali hanno l'effetto di disincentivare l'affittanza agraria penalizzando i proprietari concedenti la terra in affitto rispetto alla proprietà diretto coltivatrice". Lo afferma la Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria nel precisare che, dal Rapporto 2013 dell'Istat, risulta che la Superficie Agricola Utilizzata (Sau) in affitto a livello nazionale ammonta a oltre 5,2 milioni di ettari, pari al 42,1% della Sau totale.

Nel 2010 l'affitto, con circa 4,9 milioni di ettari, rappresentava il 38,2% della Sau totale. Prendendo in esame anche i dati del Censimento generale del 2000 si vede che la Sau in affitto in 13 anni è aumentata dal 23,2% al 42,1%, passando da 3 milioni di ettari a 5,2 milioni, con un aumento di oltre il 70%.

Con questo strumento, sostiene la Proprietà Fondiaria, "si rende più mobile il fattore fondiario e si elimina la necessità, per ampliare le aziende, di rilevanti investimenti che sottraggono risorse alla gestione dell'impresa. Ciò vale anche nell'ambito del ricambio generazionale: un giovane senza terra e senza grandi risorse economiche ha una sola possibilità per iniziare un'attività agricola, quella di prenderla in affitto", sottolinea la Proprietà Fondiaria evidenziando l'opportunità di valorizzare la funzione dei proprietari concedenti la terra in affitto nell'ambito dell'intero contesto del mondo rurale italiano.

"La campagna - conclude l'Organizzazione - non è solo di chi la conduce ma anche di chi ne è proprietario ed entrambi sono chiamati a rispondere e a garantire il suo uso nell'interesse dell'intera collettività".


Un Convegno sul tema "L'affitto punto di incontro tra proprietà e impresa per lo sviluppo dell'agricoltura" si terrà a Roma il 27 aprile presso la sede di Confagricoltura.

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