lunedì 20 giugno 2016

La Puglia investe in agricoltura con i “Pugliesi Innovativi”

Si chiama “Pin”, acronimo di “Pugliesi Innovativi”, il progetto che la Regione Puglia ha presentato il 17 giugno 2016 a Bari. Con un primo budget da ben 10 milioni di euro per una misura strutturale che caratterizzerà le politiche regionali pugliesi fino al 2020, andrà a finanziare progetti imprenditoriali innovativi.

Si potranno finanziare, con un contributo a fondo perduto al 100%, idee imprenditoriali innovative, purché proposte da giovani imprenditori anche nel settore agricolo, e secondo una struttura modulare: con contributi variabili, a seconda dell'entità del progetto sviluppabile, da 10mila a 30mila euro. Il bando non avrà scadenza e i progetti, una volta approvati, saranno finanziati a seconda dello stato di avanzamento dell’idea. Un progetto Pin può essere integrato dal contributo di finanziamenti comunitari, nel caso dei progetti del settore agricolo con le misure a investimento del Programma di sviluppo rurale Puglia 2014-2020.

“La Puglia ricomincia da se stessa con le politiche giovanili, ricomincia dal tentativo di ricostruire una cultura d’impresa nelle nuove generazioni, nella speranza che questo dia un contributo a tutta la Regione e soprattutto ai nostri giovani che in questo modo possono trovare il loro futuro. Pin – Pugliesi innovativi, è ovviamente un’allusione al Pin telefonico che consente l’accesso allo strumento, ed è soprattutto un modo per sbloccare il futuro di tutti noi: il futuro dei giovani è la questione politicamente più rilevante all’attenzione della Regione Puglia" ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Coldiretti Puglia tira fuori il profilo dei giovani imprenditori agricoli pugliesi: molto attenti all'informatizzazione, utile a rendere più efficace ed efficiente la commercializzazione dei prodotti, alla contabilità e alla comunicazione esterna. Ben il 73% sceglie già in prima battuta di avviare l'attività imprenditoriale sempre più complessa e innovativa facendo ricorso ai finanziamenti pubblici.

"C'è una forte attesa da parte di tanti giovani che vedono nei progetti innovativi un'opportunità di sviluppo economico e occupazionale. A crescere è la domanda di livelli più elevati di professionalità con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola all'interno dell'azienda, apportando innovazione di prodotto o di processo" commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele.

Buona attitudine alla multifunzionalità in agricoltura, con il 47% dei giovani imprenditori agricoli pugliesi concentrato sulla diversificazione aziendale, con particolare attenzione alla vendita diretta (35%), alla trasformazione agroalimentare (30%) e all'agriturismo (22%).


"Si tratta di un concreto sostegno alla competitività – aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - dove le aziende condotte da giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, hanno il 50 per cento di occupati per azienda in più e un fatturato più elevato del 75 per cento della media. Parallelamente va prestata grande attenzione alla semplificazione amministrativa e al mancato accesso al credito: in un Paese dove per definizione danno i soldi a chi già li ha oppure a chi sa già di poterli restituire".

Nessun commento:

Posta un commento