martedì 2 agosto 2016

Soia Ogm resistente al glifosato, via libera dall'Ue

Autorizzazione concessa a tre varietà, due prodotte da Monsanto e una da Bayer CropScience. Parere positivo dell'autorità Efsa che non rileva alcun rischio per La Commissione europea ha autorizzato la commercializzazione in Europa di tre varianti di soia Ogm, due prodotte da Monsanto e una da Bayer CropScience. L’autorizzazione concessa dalla Commissione europea ha una durata di dieci anni e prevede l’indicazione in etichetta obbligatoria per ogni prodotto contenente questi tre Ogm.
L’autorizzazione della Commissione segue il parere scientifico positivo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e l’assenza di opinioni contrarie da parte degli Stati membri sia in commissione ordinaria che d’appello del Consiglio Ue.

Gli Ogm approvati resistenti al glifosate
Si tratta, nel dettaglio, della soia MON 87708 x MON 89788, MON 87705 x MON 89788 e FG 72. Tra le proprietà di queste sostanze rientra la capacità di resistere a prodotti a base di glifosate. L'Efsa, responsabile della valutazione scientifica del rischio sia ambientale sia per la salute umana e animale, aveva dato parere positivo a tutti e tre i prodotti negandone eventuali effetti negativi nel corso del 2015 (parere 1, parere 2, parere 3).

Come funziona oggi l'autorizzazione Ogm in Europa
Le aziende che vogliono commercializzare prodotti transgenici in Europa devono presentare domanda in primo luogo all'autorità competente di uno Stato membro. Questa viene poi trasmessa all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). La valutazione del rischio è effettuata in stretta collaborazione con gli organismi scientifici degli Stati membri. Successivamente il parere è reso disponibile al pubblico e viene avviata una consultazione pubblica che rimane aperta per un mese. Entro tre mesi dal ricevimento del parere dell'Efsa, la Commissione europea prepara una proposta di decisione di esecuzione per rilasciare o rifiutare l'autorizzazione che viene trasmesso agli Stati membri e soggetto a votazione a maggioranza qualificata. Se il comitato permanente e il comitato d'appello non riescono ad adottare la decisione a maggioranza qualificata entro un determinato periodo di tempo, spetta alla Commissione adottare la decisione finale.

Gli Stati membri non si oppongono
Non solo i rappresentanti degli Stati membri non si sono opposti all'autorizzazione dei tre prodotti soia Ogm, ma lo scorso ottobre avevano bocciato la proposta di vietare la commercializzazione di Ogm all'interno dei propri confini avanzata dalla Commissione europea - come accade dall'aprile 2015 per quanto riguarda la coltura degli Ogm.

Glifosate legale in Europa
La Commissione europea ha da poco a rinnovato di massimo 18 mesi l'autorizzazione del glifosate, la sostanza chimica usata come erbicida, attraverso degli atti legislativi in attesa del parere definitivo dell'Agenzia europea per la chimica, l'Echa. L'autorizzazione del glifosate è scaduta a giugno 2012 ma la Commissione Ue l'ha già prorogata due volte, nel 2011 e nel 2015. Anche in questo caso la Commissione europa ha dovuto procedere dopo il mancato accordo tra i Paesi membri in occasione del voto sul rinnovo dell'autorizzazione. A pesare al momento del voto sul rinnovo dell'autorizzazione all'uso del glifosate erano state le astensioni di sette Paesi, fra cui l'Italia, insieme a Francia e Germania, poi Austria, Grecia, Portogallo e Lussemburgo. Malta è stato l'unico Paese a votare contro, mentre gli altri 20 Paesi Ue hanno votato a favore.

Che cos'è il glifosate

Presente in oltre 750 diserbanti, il glifosate è una sostanza attiva brevettata nei primi anni '70 dalla Monsanto ed utilizzata come erbicida ad ampio spettro ed è presto diventato una delle sostanze più vendute. Allo scadere del brevetto, nel 2000, il glifosate è stato commercializzato da molteplici aziende e diverse centinaia di prodotti fitosanitari contenenti glifosate sono attualmente registrati in Europa per l'utilizzo nel settore agricolo. Il prodotto è diffuso soprattutto nei Paesi che permettono la coltivazione degli organismi geneticamente modificati, poiché le piante Ogm sono resistenti alla sostanza e ne permettono l'utilizzo senza danni evidenti anche dopo la semina.la salute

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