giovedì 27 ottobre 2016

Vino, crescono consumo e scambi mondiali

Al Congresso mondiale Oiv presentato il bilancio del settore vitivinicolo globale per il 2015 e 2016.
In occasione del 39esimo Congresso mondiale della vigna e del vino, il direttore generale dell’Oiv - Organizzazione internazionale della vigna e del vino Jean-Marie Aurand ha presentato una panoramica del settore vitivinicolo.

Il bilancio verte sul potenziale di produzione vitivinicola, la superficie vitata, la produzione e il consumo mondiale di vino, oltre a volumi di import ed export di vino prodotti.

Nel 2015 la superficie vinicola mondiale ha toccato i 7,5 milioni di ettari, per una produzione di uva di 76 milioni di tonnellate, per un valore di 259 milioni di ettolitri di vino prodotti. Di poco inferiore il consumo mondiale, stimato in 240 milioni di ettolitri.

Analizzando nello specifico ogni voce, la superficie vinicola ha registrato un leggero calo rispetto al 2014 con 28 mila ettari in meno. Continua a crescere la superficie in Cina (+34mila ettari), mentre scende il vigneto europeo (-34 mila ettari). A guidare la classifica per superfici è la Spagna, con oltre un milione di ettari vitati.

A livello produttivo, per quanto riguarda l’uva, la produzione mondiale è risultata a 76 milioni di tonnellate, con una tendenza in crescita del 17%, grazie al miglioramento delle rese e di un continuo miglioramento delle tecniche vinicole. La Cina è il primo produttore con 12,6 milioni di tonnellate, seguita dall’Italia (8,2 milioni), dagli Stati Uniti (7 milioni) e dalla Francia (6,3 milioni di tonnellate).

A livello di produzione di vino, nel 2016 la quantità prodotta stimata ha toccato i 259 milioni di ettolitri, un volume di produzione globale tra i più scarsi degli ultimi vent’anni. Primo produttore mondiale si conferma l’Italia con 48,8 milioni di ettolitri di vino prodotti, seguita dalla Francia (41,9 milioni) e dalla Spagna (37,8 milioni). Cresce la produzione negli Stati Uniti (22,5 milioni), mentre c’è stato un forte calo in Sud America, in particolare in Argentina (8,8 milioni), Cile (10,1 milioni) e Brasile (1,4 milioni).

Per quanto riguarda il consumo mondiale di vino, c’è una leggera crescita che ha portato nel 2015 il livello a 240 milioni di ettolitri consumati. Analizzando il fenomeno dei consumi, è chiaro come il consumo si stia spostando sempre di più dai paesi tradizionalmente consumatori su nuovi mercati. Gli Stati Uniti si confermano il mercato di consumo più importante, con 31 milioni di ettolitri, seguiti dalla Francia, in costante calo da 27,2 milioni, e dall’Italia, ferma a 20,5 milioni.  Cresce a ritmi elevati il consumo in Cina, che nel 2015 ha toccato i 16 milioni di ettolitri.


Infine, relativamente ai dati del commercio internazionale del vino, gli scambi mondiali sono cresciuti rispetto al 2014 dell’1,9% in volume (104,4 milioni di ettolitri), e del 10,6% in valore, per un giro d’affari totale di 28,3 miliardi di euro.

Nessun commento:

Posta un commento