giovedì 5 gennaio 2017

Proprietà della liquirizia. Benefici e controindicazioni

La liquirizia (Glycyrrhiza glabra o, popolarmente, liqueriza e liquorizia) è una pianta ricca di qualità che presenta però dei pro e dei contro. Ci è parso giusto, proprio per questo, fare il punto sulle reali proprietà della liquirizia, indagando i suoi benefici per l’organismo, senza però tralasciare le possibili controindicazioni.
La liquirizia in commercio viene estratta dalle radici di una pianta che nasce spontanea in alcune zone del nostro paese. Questa pianta ha origini molto antiche ed è da sempre utilizzata per le sue importanti caratteristiche.

La pianta da cui si estrae la liquirizia
La liquirizia che troviamo in vendita viene estratta dalle radici della Glycyrrhiza glabra typica, una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Fabaceae.
Si tratta di una pianta erbacea originaria del bacino del Mediterraneo e dell’Asia Sud-occidentale.
Le caratteristiche della Glycyrrhiza glabra typica
La Glycyrrhiza glabra typica è la qualità più pregiata di una vasta famiglia di piante. Le caratteristiche di questa pianta, ovviamente sono moltissime. Per iniziare, però, vediamo quali sono quelle relative alla sua struttura e alla condizioni di crescita.

Caratteristiche strutturali
La pianta si presenta con un fusto eretto, molto flessibile. Le foglie sono imparipennate. Ogni singolo rametto è formato da 9/15 foglioline, di forma ovale o ellittica.
La colorazione dei fiori è solitamente azzurro-violacea all’apice e biancastra alla base. Le infiorescenze sono riunite in racemi lassi e allungati.
Il frutto è un piccolo legume, non commestibile.
Ma la caratteristica saliente della liquirizia è rappresentata delle sue radici: lunghissime, fino a due metri. Queste hanno una consistenza legnosa e penetrano in profondità nel terreno. E’ da esse che si estrae la liquirizia in vendita nei negozi.
Caratteristiche climatiche
Le proprietà della liquirizia, dal punto di vista climatico, sono sostanzialmente due: un clima mite, con inverni non eccessivamente freddi; e un terreno profondo e argilloso. La pianta cresce fino ai 1000 metri di quota dal livello del mare.
Una delle varietà più pregiate in assoluto nasce spontanea sulle coste ioniche della Calabria. Qui viene lavorata da un’azienda centenaria e rinomata a livello mondiale per la qualità dei suoi prodotti: l’Amarelli di Rossano Calabro.
Per le sue caratteristiche di pianta selvatica è difficile che venga appositamente coltivata. Tuttavia, è possibile farlo reperendola in vivai che si occupano di piante aromatiche originali.

Raccolta ed estrazione della liquirizia

Le radici della liquirizia vengono prelevate dal terreno nei mesi autunnali, fino alla fine di novembre. In genere si scelgono piante adulte, che abbiano almeno tre o quattro anni di vita.
Vengono ripulite dai ricacci laterali e accuratamente lavate. Poi vengono tagliate in pezzi più piccoli e fatte essiccare in appositi forni ad una temperatura di 40°.
Da queste prime operazioni si ottiene già un prodotto finito, ossia le radici grezze o bastoncini di liquirizia. Questi “legnetti” puri si possono masticare o utilizzare per la preparazione degli infusi.
L’estrazione del succo di liquirizia si effettua a caldo, con potenti getti di acqua bollente.
L’estratto così ottenuto viene ulteriormente ripulito da eventuali residui di radice, chiarificato e concentrato tramite bollitura. Per questa operazione si usano grosse caldaie aperte, con processi unicamente di tipo meccanico-fisici.
Il concentrato ottenuto viene fatto solidificare ed ulteriormente lavorato con processi di estrusione a caldo.
Ultimi passaggi di lavorazione sono quelli che si fanno con la pasta nera, molto densa, tipicamente lucida e profumatissima. Questa, passando attraverso alcuni macchinari, prende la forma desiderata (rombetti, pastiglie, etc).
Ma vediamo ora quali sono le proprietà della liquirizia, conosciuta anche come l’oro nero di Calabria.

Proprietà della liquirizia
Le proprietà della liquirizia sono molteplici. Il suo utilizzo come rimedio naturale, infatti, è conosciuto sin dall’antichità. Le antiche civiltà che si affacciavano sul bacino del Mediterraneo (Egiziani, Greci e Romani) ne avevano intuito le capacità terapeutiche e la utilizzavano diffusamente.
L’antico erbario cinese fa risalire gli utilizzi della liquirizia a 5000 anni fa. E ancora oggi, nella medicina tradizionale cinese, è una delle piante più utilizzate.



Il principio attivo più importante, contenuto in elevate quantità nella liquirizia è la glicirrizina. Questo principio attivo conferisce alla liquirizia proprietà antiinfiammatorie ed antivirali. Vediamo nel dettaglio quali sono queste proprietà.

Rimedio naturale contro l’ipotensione
Se avete problemi di pressione bassa, una delle principali proprietà della liquirizia è quella di alzarla. Il principio attivo della glicirrizina, infatti, agisce direttamente sui livelli di aldosterone, un ormone che regola la pressione arteriosa. Basta un infuso con le radici sminuzzate, o qualche pasticca, per tirarsi su ed evitare svenimenti e capogiri.
Attenzione però, per questa stessa proprietà della liquirizia, pastiglie e tisane sono controindicate per chi soffre di ipertensione, ossia di problemi di pressione alta.

Proprietà espettoranti ed antinfiammatorie del cavo orale
Tra le proprietà della liquirizia c’è quella di essere un vero e proprio toccasana per i problemi dell’apparato respiratorio. Il decotto delle sue radici è, infatti, un emolliente, dunque calma la tosse, libera il naso in caso di raffreddore e disinfetta la gola irritata.
Inoltre ha qualità espettoranti, ossia aiuta l’eliminazione del catarro in caso di bronchite.

Rimedio contro l’alitosi
Chi di voi non ha mai mangiato qualche pezzetto di liquirizia pura per risolvere l’annoso problema dell’alito pesante? Beh, se non l’avete fatto provate…

Regolatore della funzione epatica
Le proprietà della liquirizia non sono caratterizzate solo dalla glicirizzina. La pianta, infatti, è ricca di altri elementi, quali: flavonoidi, glucosio, amidi e vitamina C. Tutti questi elementi sono antiossidanti e favoriscono la diminuzione del livello di trigliceridi e transaminasi nei tessuti del fegato. Questo, di cnseguenza, favorisce l’aumento del glicogeno epatico.

Inoltre, l’uso prolungato di liquirizia favorisce il miglioramento delle condizioni generali di chi soffre di insufficienza epatica cronica.
Oltre a questa azione, la pianta è anche un efficace antinfiammatorio, utile per chi soffre di ulcera gastrica e duodenale.

Afrodisiaco
Il profumo della liquirizia sembrerebbe riuscire a stimolare il piacere femminile, attraverso un’inspiegabile reazione chimica.
E’ leggenda che Giacomo Casanova avesse sempre della profumata liquirizia sul suo comodino prima di affrontare un avventura amorosa. Costosissimi profumi alla liquirizia sono tuttora in vendita con il nome del seduttore italiano.
Controindicazioni
Purtroppo le proprietà della liquirizia non sono solo positive. Un suo utilizzo spropositato, infatti, ha delle controindicazioni. Come detto, il suo uso è sconsigliato per chi soffre di ipertensione. Inoltre, aumenta la contrazione di sodio nel sangue e quindi può causare problemi di ritenzione idrica nei soggetti predisposti.

Ha effetti negativi sull’equilibrio dei sali minerali nel corpo, e per questo motivo è sconsigliata nelle donne che fanno uso della pillola anticoncezionale, aumentando il rischio di ipopotassemia. Infine, anche i diabetici e chi soffre di grave insufficienza renale devono limitarne l’uso.

Ci auguriamo che le informazioni che vi abbiamo fornito vi diano spunti per un consumo equilibrato degli estratti della radice di questa formidabile pianta.

Rimandiamo ad un prossimo approfondimento la preparazione casalinga del liquore di liquirizia.

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