giovedì 31 agosto 2017

Caldo: un’estate da record per quanto riguarda siccità e incendi

 Caldo e afa di questa pazza estate hanno purtroppo agevolato gli incendi: sono oltre 120mila gli ettari andati a fuoco fino ad ora e sono praticamente il triplo rispetto alla media dei 10 anni precedenti e più di 2 miliardi di danni provocati alle coltivazioni e agli allevamenti dalla siccità. Ma anche crisi idriche nelle città senza precedenti faranno ricordare l’estate 2017 come quella dei record negativi per gli effetti dei cambiamenti climatici. E’ quanto si afferma nel sottolineare che si tratta degli effetti di un agosto con temperature massime che sono risultate superiori di 3,9 gradi la media, mentre le precipitazioni sono in calo del 62,3% nella prima decade, mentre la temperatura massima è stata superiore alla media di 1,2 gradi a luglio e di 3,1 gradi a giugno durante i quali le precipitazioni sono state inferiori rispettivamente del 41,6% a del 31,5% secondo elaborazioni su dati Ucea. Ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo ed un costo per la collettività stimabile in circa diecimila euro all’ettaro percorso dalle fiamme. Nelle foreste andate a fuoco oltre alla drammatica perdita di vite umane sono pesanti gli effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità (distrutte piante e uccisi animali).

Ma gli effetti dall’andamento climatico anomalo del 2017 si estendono dal campo alla tavola con il contenimento produttivo di tutti prodotti base della dieta mediterranea con il raccolto di pomodoro per passate, polpe, concentrati e sughi da conserve che è stimato in calo del 12% rispetto allo scorso anno, mentre per il grano duro da pasta si prevede una contrazione media attorno al 10%, il raccolto di mele tagliato del 23% con punte del 60% in Trentino, la vendemmia è ridotta del 25%  e la campagna di raccolta delle olive 2017/18 si prospetta una delle peggiori degli ultimi decenni forse addirittura inferiore all’annata pessima in termini quantitativi dello scorso anno con 182 mila tonnellate. A subire gli effetti sono anche gli animali perché la siccità ha tagliato il foraggio per l’alimentazione del bestiame con prati e pascoli secchi mentre il caldo stressa le mucche che producono fino al 20% di latte in meno, mentre le api hanno sofferto le diffuse gelate primaverili a cui ha fatto seguito il caldo e la siccità con i fiori secchi per la mancanza di acqua ed i violenti temporali estivi con la produzione di miele che è più che dimezzata rispetto alla media, per un totale quest’anno attorno alle 10mila tonnellate, uno dei risultati peggiori della storia dell’apicoltura moderna da almeno 35 anni.

Di fronte allo stravolgimento del clima è necessario passare dalla gestione dell’emergenza con enorme spreco di risorse, per abbracciare una nuova cultura delle prevenzione in un Paese che resta piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente, ma che per le carenze infrastrutturali se ne trattiene solo l’11%. Occorrono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini aziendali e utilizzando anche le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere l’acqua piovana.

Fonte: Coldiretti Giovani Imprese


Infortuni: Coldiretti, agricoltura in controtendenza con -5%

L’agricoltura è l’unico settore produttivo in controtendenza con un calo del 5% dei casi mortali anche se molto resta tuttavia ancora da fare e per questo è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplificazione, la trasparenza, l'innovazione tecnologica e la formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Inail che registrano a livello generale un aumento delle morti del 5,2% soprattutto per l’incremento dell’Industria e servizi nel primi sette mesi del 2017. Il trend registrato conferma il prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni - precisa la Coldiretti - per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro. Questo anche grazie alle risorse dei Bandi Inail che hanno messo a disposizione delle imprese agricole risorse a fondo perduto per rinnovare ed ammodernare il parco macchine attualmente in circolazione. Un risultato che è frutto dell'impegno degli imprenditori e dei lavoratori per lo sviluppo di un'agricoltura al servizio della sicurezza della salute, dell'ambiente e dell'alimentazione, che - conclude la Coldiretti - vuole conciliare gli interessi delle imprese, degli occupati e dei consumatori.


Fonte: Coldiretti

martedì 29 agosto 2017

FOGLIE TV - L' eccellenze pugliesi alla Notte Verde di Cisternino



Torna l'appuntamento con la tradizione a Cisternino con la Notte Verde, l'evento dedicato alle eccellenze gastronomiche pugliesi, per l'edizione 2017 al pomodoro Regina di Torre Canne e alla biodiversità. A inaugurare la due giorni, tenutasi venerdì 18 e sabato 19 agosto, il talk organizzato da CIA Agricoltori Italiani dedicato alla Valorizzazione dell'agricoltura e del territorio, coordinato dal vicepresidente di CIA Puglia, Giannicola D’Amico.
Al centro del dibattito, la donna e il suo ruolo in agricoltura, tanto impegnativo quanto sempre più decisivo, come sottolineato dal vicepresidente nazionale vicario CIA, Cinzia Pagni.
Dal palco allestito in Piazza Garibaldi, diverse testimonianze di donne impegnate nel recupero delle tradizioni, tra le altre, Yuko Okuma, scrittrice ed editrice giapponese, che ha dedicato diversi libri a prodotti come l’olio extravergine d’oliva e il pomodoro. Il vernacolo della rappresentazione teatrale a cura dell’Associazione “Gli Amici di Giùàannèedd", ha accompagnato poi i visitatori alla scoperta dei sapori del territorio nella galleria gastronomica all’aperto, della biodiversità, degli usi e delle tradizioni nei laboratori dell’impasto, del cotone e dell’intreccio del pomodoro Regina, con il suggestivo rito della salsa. Tutti i sapori di Puglia esaltati dalla bellezza del borgo antico nel cuore della Valle d'Itria.

Ruggiero, il ‘polo pataticolo’ italiano. Numeri e varietà regionali in crescita

Dall’ultima assemblea generale tenuta dal gruppo, da oltre 120 anni specializzato nella lavorazione di patate e cipolle dalle zone più vocate d’Italia, emergono dati decisamente positivi a conferma di un lungo e costante percorso di crescita e miglioramento che negli anni che ha interessato l’intera filiera produttiva. Ad oggi la Antonio Ruggiero collabora con più di 400 aziende agricole italiane (per circa 2.500 ettari da nord a sud, isole comprese), che ogni anno conferiscono 100 mila tonnellate di prodotto tra patate e cipolle. La patata è il core business dell’azienda, che può contare su quattro referenze IGP (patata della Sila, del Viterbese, del Colfiorito e del Fucino) e otto le Specialità Regionali, in continua crescita
L’andamento soddisfacente del gruppo e la politica commerciale premiante fanno sì che oggi la Antonio Ruggiero possa affermarsi come vero e proprio ‘polo pataticolo’ italiano, centro in cui confluiscono le maggiori quantità di prodotto dello Stivale. La storica azienda specializzata nella lavorazione di patate e cipolle dalle zone più vocate d’Italia ha presentato all’assemblea generale dei soci dati decisamente positivi, che confermano il lungo e costante percorso di crescita e miglioramento intrapreso negli anni, che ha interessato l’intera filiera produttiva.

I manager del gruppo hanno sempre incentivato e promosso i localismi valorizzando di conseguenza negli anni le produzioni di numerosi agricoltori, che hanno avuto modo di crescere e strutturarsi col supporto di un’azienda solida, che svolge la funzione di “capo- filiera”. Questo percorso di valorizzazione della filiera, intrapreso dall’Antonio Ruggiero, ha contribuito ad accrescere il numero di produttori che conferiscono al gruppo.

“Siamo orgogliosi di collaborare oggi con più di 400 aziende agricole italiane, per un totale di circa 100 mila tonnellate di prodotto conferitoci tra patate e cipolle. – afferma il direttore commerciale Angelo Ruggiero – Lavoriamo fianco a fianco ai nostri produttori, supportandoli durante tutto l’iter di produzione, dalla semina alla raccolta, incentivando lo sviluppo e guidandoli in tutti i vari processi di certificazione. Il nostro obiettivo è crescere insieme a loro, creare una rete di cooperazione forte e solida nel tempo, per dare lustro e importanza a territori e piccole produzioni d’eccellenza spesso dimenticate”.
Questa politica aziendale virtuosa volta alla collaborazione, ha fatto del gruppo un’azienda dinamica, capace di affrontare le sfide del mercato. Attualmente la produzione coinvolge circa 2.500 ettari di terreni italiani da nord a sud, isole comprese, contribuendo alla promozione commerciale in tutta Italia di quattro referenze IGP (patata della Sila, del Viterbese, del Colfiorito e del Fucino) e di otto Specialità Regionali destinate a crescere (Patata del Lazio, Toscana, Veneta, Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Pugliese e Siciliana).

“I progetti intrapresi, i successi ottenuti in questi anni, i piani di trasformazione e ampliamento dei nostri stabilimenti, sono frutto di un lavoro di squadra, – continua il direttore commerciale – ecco perché ogni conferitore merita un ringraziamento concreto che manifestiamo e rinnoviamo ogni giorno con la nostra voglia di collaborare per il raggiungimento di nuovi obiettivi”.

Il gruppo Ruggiero non arresta la sua corsa, in cantiere ci sono ancora diversi progetti da portare a termine e interessanti novità da presentare al mercato. “La dinamicità – conclude Angelo Ruggiero – è una caratteristica che ci contraddistingue. Siamo sempre al lavoro per soddisfare le aspettative dei nostri clienti, che ogni giorno scelgono di inserire i nostri prodotti a scaffale.
Vogliamo essere propositivi sia in termini di gamma assortimentale sia nella comunicazione dei plus relativi ai nostri prodotti, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dei nostri clienti. Se si lavora con una mentalità volta allo “scambio” reciproco di idee e know-how tra fornitore e cliente, si percorre la strada giusta, solo in questo modo si può migliorare e portare innovazione al comparto. Siamo convinti che nel nostro settore il bello debba ancora venire”.

Fonte: FruitBook Magazine - http://www.fruitbookmagazine.it/antonio-ruggiero-il-polo-pataticolo-italiano-da-100-tons-numeri-in-crescita-e-specializzazione/


In Italia l'ottavo Simposio internazionale dell'uva

Sarà l'Italia il Paese ospitante l'ottavo Simposio internazionale dell'uva da tavola – 8th International Table Grape Symposium – la più importante manifestazione scientifica periodica di settore, che quest'anno avrà luogo dall'1 al 7 ottobre in Puglia e Sicilia.

In Puglia, dall'1 al 5 ottobre, sarà ospitato un programma di sessioni scientifiche all'Università di Foggia, visite tecniche a rilevanti realtà produttive dei quattro principali distretti pugliesi dell'uva da tavola e, a Bari, una tavola rotonda sulle problematiche della logistica e del mercato. In Sicilia, il 6 e 7 ottobre, si terranno sessioni scientifiche all'Università di Palermo e visite tecniche a strutture e impianti di particolare interesse, siti nelle due preminenti aree produttrici siciliane.

Un progetto globale
L'Italia è stata scelta non solo in quanto uno dei principali Paesi produttori di uva da tavola, ma anche per il suo qualificato contributo nell'ambito della comunità scientifica internazionale di ricercatori e tecnici interessati alle innovazioni del settore. Non è un caso che il concept del Simposio dell'uva da tavola sia nato proprio in Italia, nel 1991, dando vita alla prima edizione di questo importante appuntamento di settore.

Da allora, nel rispetto del rilievo internazionale assunto dal Simposio, si è sviluppata l'ormai consueta formula itinerante in virtù della quale la comunità scientifica e i professionisti del settore dell'uva da tavola, provenienti da tutto il mondo, si ritrovano a cadenza di 3-4 anni in uno dei principali Paesi interessati al comparto. L'ultimo appuntamento, nel 2014, si è svolto in Australia.

Le tematiche
L'ottavo International Table Grape Symposium, oltre ad essere un momento d'incontro e discussione per i ricercatori dediti alle problematiche della viticoltura da tavola, vuole costituire un'occasione per divulgare i progressi compiuti dalla viticoltura italiana e favorire il confronto tra tecnici e operatori interessati al trasferimento tecnologico dei risultati ottenuti dalla ricerca internazionale. L'attenzione sarà rivolta alle seguenti tematiche, declinate nell'ottica della sostenibilità, qualità e innovazione: tipologie produttive, economia e marketing; ecologia, biologia e fisiologia delle produzioni; risorse genetiche e propagazione; tecniche colturali tradizionali e innovative; post raccolta e trasformazione; controllo delle malattie e degli insetti parassiti.

I comitati e i convener
Lo svolgimento del Simposio è stato promosso dai professori di viticoltura delle Università di Foggia, Palermo e Torino e dalle società di consulenza tecnica Agriproject Group e Graper. Il comitato organizzatore è stato allargato a studiosi di altre Università ed enti di ricerca italiani. Il comitato scientifico si compone di esperti afferenti a istituzioni scientifiche di Australia, California, Sud Africa, Cile, Argentina, Brasile, Cina, Iran, Turchia, Spagna, Portogallo, oltre che, naturalmente, Italia. Convener del Simposio sono la prof.ssa Laura de Palma (Università di Foggia), il prof. Rosario Di Lorenzo (Università di Palermo) e il prof. Vittorino Novello (Università di Torino).

Il Simposio ha l'interesse dei produttori e della loro associazione Apeo (Associazione produttori esportatori ortofrutticoli). L'organizzazione si avvarrà, inoltre, delle competenze professionali di Agrifood Consulting, cui è stato affidato il ruolo di event management, e dell'agenzia Soluzioni Omnia Media, cui è stato assegnato il compito di segreteria organizzativa del Simposio.

I partner e i patrocinatori
L'iniziativa beneficia, oltre che del patrocinio delle Università di afferenza dei convener, anche del patrocinio della Regione Puglia, della Società di ortoflorofrutticoltura italiana, dell'Accademia italiana della vite e del vino e ha richiesto il patrocinio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali oltre che dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv).

La lingua ufficiale del Simposio sarà l'inglese, ma è prevista la traduzione simultanea in italiano per stimolare la partecipazione dei tecnici del settore.

Il programma provvisorio, le prime due circolari, le scadenze e i link per l'iscrizione e l'invio di comunicazioni sono disponibili sul sito web del Simposio www.8itgs2017.it.

Fonte: Ufficio stampa Simposio internazionale dell'uva da tavola