lunedì 27 novembre 2017

Diminuisce il valore della produzione agricola dell’Unione europea: -2,8% nel 2016

Nel 2016 il valore della produzione agricola dell’Unione europea si è attestato a 405 miliardi di euro, segnando una flessione del 2,8% rispetto all’anno precedente.

È quanto risulta dai dati diffusi dall’Eurostat (l’ufficio statistico dell’UE), che evidenziano come il decremento sia ascrivibile a una diminuzione di valore che ha interessato tanto il comparto vegetale quanto, in misura più marcata, quello zootecnico. Quest’ultimo ha visto una flessione del 3,8%, dovuta principalmente a una riduzione dei prezzi del 4,9%, parzialmente compensata da un incremento in volume dell’1,7%.

È invece del 2,5% la riduzione in valore delle colture, sulla quale ha pesato soprattutto la diminuzione del 13,5% dei cereali, solo in parte bilanciata dall’aumento del 23,5% delle patate, del 4,5% delle colture foraggere e del 2,7% di quelle industriali.

Con 70,3 miliardi di euro (pari al 17% del totale UE), nel 2016 la Francia ha avuto il più alto rendimento agricolo complessivo tra gli Stati membri. A seguire l’Italia (53,4 miliardi di euro, pari al 13%), la Germania (52,9 miliardi, 13%), la Spagna (46,8 miliardi, 12%), il Regno Unito (27,9 miliardi, 7%), i Paesi Bassi (27 miliardi, 7%), la Polonia (22,4 miliardi di euro, 6%) e la Romania (15,4 miliardi, 4%).

In termini relativi, il valore della produzione agricola ha mostrato andamenti contrastanti nei Paesi dell’area comunitaria. La crescita percentuale più alta si è registrata in Slovacchia, con un +10,7%, seguita da Polonia (+4,6%), Ungheria (+4,1%), Repubblica Ceca (+3,5%) e Croazia (+3,4%). Le riduzioni di maggiore entità si sono invece osservate in Estonia (-19,8%), Lettonia (-8,3%), Francia (-6,5%), Danimarca (-5,4%) e Slovenia (-5,2%).

(© Osservatorio AGR)


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