lunedì 20 novembre 2017

Programmi di sviluppo rurale: la Corte dei Conti UE raccomanda di semplificare le procedure

Il nuovo processo di pianificazione della spesa UE relativa ai Programmi di sviluppo rurale (Psr) è troppo lungo e complesso, con carenze che incidono negativamente sia sulla performance che sui risultati. È questo il giudizio formulato dalla Corte dei conti europea dopo aver condotto un audit su un campione di 12 Psr approvati, tra cui quello della Campania.

I revisori hanno rilevato che, nonostante gli sforzi della Commissione europea, l’attuazione dei programmi relativi al periodo 2014-2020 non è iniziata più precocemente e l’esecuzione della spesa è iniziata più lentamente rispetto al ciclo di programmazione precedente.

«Abbiamo riscontrato che i documenti di programmazione sono troppo complessi e voluminosi e per giunta insufficientemente focalizzati sui risultati attesi», ha affermato Janusz Wojciechowski, il membro Eca responsabile della relazione. Quest’ultima contiene una serie di raccomandazioni volte a facilitare e migliorare il prossimo processo di programmazione.

In particolare, la Corte raccomanda alla Commissione di:
presentare proposte che aiutino a sviluppare la coerenza tra i singoli programmi;
semplificare i documenti di programmazione e ridurre il numero di obblighi;
collaborare con gli Stati membri per far sì che le relazioni per il 2019 forniscano informazioni chiare e complete;
definire in modo più accurato i diversi indicatori;
trarre insegnamento dalle esperienze acquisite dall’attuazione del sistema attuale;
preparare in tempo utile le proposte per la politica di sviluppo rurale successiva al 2020.

L’ECA raccomanda inoltre al Parlamento europeo, al Consiglio e all’Esecutivo di valutare la possibilità di allineare la strategia a lungo termine al ciclo di bilancio dell’UE nonché di procedere a un’analisi approfondita della spesa prima di fissare una nuova dotazione finanziaria a lungo termine.

La politica di sviluppo rurale dell’Unione europea mira a rafforzare la competitività dell’agricoltura, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e realizzare uno sviluppo equilibrato delle economie e comunità rurali. Per realizzare tali obiettivi, l’UE ha in programma di spendere circa 100 miliardi di euro nel periodo 2014-2020.

(© Osservatorio AGR)


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