"La gestione idrica delle coltivazioni del riso,
indicata come sprecona da certi ambienti, è in realtà esempio di una corretta
cultura della risorsa idrica: ogni risaia, infatti, è un bacino, che trattiene
acqua per poi restituirla, qualitativamente migliorata, alla falda ed al
paesaggio, creando al contempo economia agricola e turistica". Ad
affermarlo è Massimo Gargano, direttore generale dell'Associazione nazionale
dei Consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue
(Anbi), intervenuto al convegno "L'acqua in agricoltura non è uno
spreco", organizzato a Torino da Regione ed Anbi Piemonte.
"La risaia - aggiunge Gargano -, grazie alla
possibilità di riutilizzo della medesima acqua più volte, rappresenta la
coltura che meglio ottimizza l'uso delle risorsa idrica con tecniche di
irrigazione tradizionali. In questa battaglia per la promozione di una cultura
dell'acqua legata al contesto ambientale è fondamentale la presenza delle
Istituzioni ad ogni livello; a loro chiediamo di allearci per snellire gli
oneri burocratici, freno all'innovazione anche dei Consorzi di bonifica che,
espressione di autogoverno e sussidiarietà, operano d'intesa con le realtà
locali nell'interesse del territorio".
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